Attacco israeliano nel cuore di Gaza City
- Postato il 15 settembre 2025
- Estero
- Di Agi.it
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Attacco israeliano nel cuore di Gaza City
AGI - L'esercito israeliano sta conducendo raid “intensi e significativi” su Gaza City. Lo riferisce Channel 12, citando una fonte della sicurezza, mentre l’emittente tv Kan ha confermato che le truppe dell’Idf “stanno attaccando con la forza” nel cuore della città. Dalla Direzione delle Operazioni dello Stato Maggiore è arrivata la conferma delle intenzioni israeliane: “È solo l’inizio, c’è un’intera banca di obiettivi”. Secondo i media locali, oltre ai raid aerei sono stati segnalati attacchi con droni ed elicotteri Apache, mentre i carri armati israeliani sarebbero entrati in via Al-Jalaa, nel centro di Gaza City.
L’agenzia Efe e fonti palestinesi riferiscono che le truppe israeliane stanno guadagnando terreno in diverse aree della periferia, soprattutto a nord-ovest. In quella zona i tank dell’Idf avanzano, anche se non è chiaro se abbiano già varcato i confini della città. Il quotidiano Haaretz scrive che “migliaia di persone stanno fuggendo da Gaza mentre le Forze di Difesa Israeliane effettuano attacchi su vasta scala”. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’esercito israeliano, restano a Gaza City circa 650 mila civili.
גורם ביטחוני: התקיפות מהאוויר כעת בעיר עזה - עצימות ומשמעותיות pic.twitter.com/HgfwaWmWWi
— החדשות - N12 (@N12News) September 15, 2025
Le proteste a Gerusalemme
Alla luce delle ultime notizie sull'offensiva, i media israeliani riferiscono che le famiglie dei rapiti si stanno dirigendo verso la residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. Tra i partecipanti alla marcia c'erano: Einav Tsangaoker, la madre del rapito Matan Tsangaoker, Ofir Breslavsky, il padre del rapito Rom Breslavsky, e Anat Engerst, la madre del soldato rapito Matan Engerst.
"Le famiglie dei rapiti ricevono con grande ansia le notizie dell'intensa operazione iniziata questa notte a Gaza City. La 710esima notte a Gaza potrebbe essere l'ultima notte nella vita dei rapiti, che sopravvivono con grandi difficoltà, e l'ultima notte in cui sono in grado di localizzare e riportare i caduti a una degna sepoltura", si legge in una dichiarazione diffusa.
La denuncia dell'Onu
A Gaza la maggior parte delle persone "non è in grado di andarsene o sceglie di non farlo, perché sono state sfollate più e più volte". Lo ha detto il portavoce dell'Onu, Stephane Dujarric, rispondendo alle domande dei giornalisti. "Cercare sicurezza a Gaza è impossibile - ha aggiunto - Abbiamo anche sottolineato l'altissimo costo del trasporto per le famiglie".
Il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che altre tre persone sono morte oggi per malnutrizione e fame. "In totale - ha spiegato Dujarric - il ministero riferisce che 425 persone in tutta Gaza sono morte a causa di malnutrizione e fame, e circa un terzo di questo numero riguarda bambini".
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