Attaccata la sede dell'industria aerospaziale di Ankara. Uccisi 2 terroristi

Attaccata la sede dell'industria aerospaziale di Ankara. Uccisi 2 terroristi

AGI - Ad Ankara è stata attaccata la sede dell'azienda aerospaziale statale turca Tusas. Due dei tre terroristi, protagonisti dell'assalto, sono stati "neutralizzati". Ma a perdere la vita sono state altre tre persone, mentre 14 sono i feriti. A renderlo noto i media turchi, che citano fonti delle forze dell'ordine, intervenute per porre fine all'attacco e liberare i dipendenti rimasti ostaggi del commando.

La procura generale di Ankara ha aperto un'indagine sull'attacco e nominato 9 procuratori per far luce innanzitutto sulla matrice. "Hanno colpito un obiettivo importante, ma non ci faremo intimidire e andremo avanti sempre più decisi nella lotta al terrorismo", ha detto il vicepresidente turco Cevdet Yilmaz, mentre il presidente Recep Tayyip Erdogan si trova in Russia, impegnato nel vertice dei Paesi del gruppo Brics.

Il ministro degli Interni Ali Yerlikaya ha confermato la matrice terroristica dell'attacco e dichiarato che vi sono morti e feriti, oltre ai due terroristi uccisi. Nelle prime immagini diffuse si vedono due uomini incappucciati e armati di armi automatiche fare fuoco e irruzione all'interno della fabbrica. 

Rutte, "preoccupati da notizie, la Nato è con voi"

"Notizie profondamente preoccupanti di morti e feriti ad Ankara. La Nato è con il nostro alleato Turchia. Condanniamo fermamente il terrorismo in tutte le sue forme e stiamo monitorando attentamente gli sviluppi". Lo scrive su X il segretario generale dell'Alleanza atlantica, Mark Rutte. "Ho appena parlato con il presidente Recep Tayyip Erdogan in merito all'attacco terroristico ad Ankara. Il mio messaggio è stato chiaro: la Nato sta con la Turchia", ha comunicato ancora Rutte in un secondo post su X. 

Tajani, "non ci sono italiani tra le vittime"

"Non ci sono italiani tra le vittime. L'attacco è avvenuto vicino alla sede delle Turkish Aerospace Industries vicino ad Ankara. Ci dovrebbe essere un gruppo di tecnici italiani che pero' sono al sicuro". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo a 'Nessun luogo è lontano' su Radio24.