Attacca sui muri di scuola adesivi per il Sì ai referendum: nota disciplinare per uno studente di Martina Franca

  • Postato il 24 maggio 2025
  • Scuola
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Punirne uno per fermarne cento”. È quanto denuncia la Rete degli studenti medi dopo quanto avvenuto all’istituto tecnico “Majorana” di Martina Franca dove uno studente dell’associazione è stato sanzionato con una nota disciplinare per vandalismo con l’accusa di aver attaccato al muro della scuola degli adesivi a favore del” ai referendum dell’8-9 giugno. A ricostruire l’episodio è Riccardo Maggio, uno dei membri della Rete della città: “La sede nazionale nei giorni scorsi ci ha fornito di stickers per sostenere la campagna referendaria. Li abbiamo dati ai nostri tesserati e ad altri giovani affinché li facessero circolare il più possibile. Al Majorana qualche adesivo è finito sui muri interni”, spiega al fattoquotidiano.it.

A quel punto è partita la caccia alle streghe e a finire nel mirino della presidenza è stato uno degli studenti della Rete senza che gli fosse fornita alcuna prova dei fatti: “Hanno individuato il nostro compagno perché è una persona che si è più volta esposta, un giovane che si è adoperato più volte per confrontarsi a nome degli altri con la capo d’istituto”, spiega Riccardo. Inutile il colloquio con i vertici della scuola: il ragazzo si è beccato la nota disciplinare perché – a detta loro – è stato visto attaccare gli adesivi. “A quel punto – sottolinea Maggio – il nostro rappresentante ha chiesto alla dirigente di cogliere l’occasione per informare gli studenti (in maniera neutra) del voto che si terrà a giugno ma la proposta è stata rifiutata”.

L’episodio si inserisce in un contesto più ampio in cui, secondo molte realtà studentesche, emergono crescenti difficoltà nell’esprimere il proprio punto di vista e nel promuovere iniziative di sensibilizzazione su temi di interesse pubblico all’interno degli istituti. “Quanto accaduto a Martina Franca – dice il coordinatore nazionale della Rete, Paolo Notarnicola – è estremamente grave, per giunta in un Paese in cui il governo tifa per l’astensione e la tv pubblica ostacola l’informazione. Siamo al paradosso, la scuola pubblica ha il dovere di formare i cittadini e di fornire gli strumenti di partecipazione democratica. Nel caso dell’istituto di Martina Franca non solo non si è adempiuto a questo ruolo, ma per di più si è passati a sanzionare chi, dal basso, invita al voto l’8-9 giugno per i propri diritti e per il proprio futuro. Con ancora più forza ribadiamo che è importante andare a votare ai referendum che si terranno tra due settimane. Con cinque sì abbiamo l’opportunità di migliorare il futuro delle nuove generazioni, delle lavoratrici e dei lavoratori e di chi partecipa e contribuisce alla costruzione del nostro Paese ma non ha la cittadinanza. Difendiamo la democrazia e andiamo a votare!”.

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Il Fatto Quotidiano

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