ATP Rotterdam, Berrettini delude: Vavassori avanza e trova Alcaraz, che alimenta la polemica sulle palline
- Postato il 5 febbraio 2025
- Di Virgilio.it
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Continua il periodo no di Matteo Berrettini, ancora fermo a una sola vittoria nel 2025 dopo la sconfitta rimediata contro Tallon Griekspoor all’esordio all’ATP 500 di Rotterdam, dove invece prosegue a sorpresa la corsa di Andrea Vavassori, che ha sfruttato il ritiro di Felix Auger-Aliassime per volare al secondo turno contro Carlos Alcaraz, che in conferenza stampa ha alimentato le polemiche sulle palline.
- Un buon Vavassori avanza dopo il ritiro di Auger-Aliassime
- Berrettini crolla contro Griekspoor
- Alcaraz sulle polemiche per le palline
Un buon Vavassori avanza dopo il ritiro di Auger-Aliassime
Dopo che la giornata di ieri dell’ATP 500 di Rotterdam si era conclusa a tarda ora con l’eliminazione di Lorenzo Sonego per mano di Holger Rune, quella di oggi mercoledì 6 febbraio per i colori azzurri si è aperta con un’ottima notizia, ovvero il passaggio del turno di un ottimo Andrea Vavassori.
Il tennista torinese ha mostrato tutti i propri progressi anche in singolare, nonostante ormai si dedichi prevalentemente al doppio, giocando alla pari contro il più quotato Felix Auger-Aliassime, che dopo aver conquistato il primo set al tie-break è costretto purtroppo a ritirarsi per un problema fisico al termine del secondo set, perso per 6-4. Con l’approdo al secondo turno, Vavassori guadagna virtualmente anche 80 posizioni nel ranking di singolare, risalendo al 237° posto.
Berrettini crolla contro Griekspoor
Dopo la bella notizia regalataci da Vavassori è arrivata purtroppo l’eliminazione di Matteo Berrettini, il cui 2025 stenta a decollare – solo una vittoria nel nuovo anno al momento -, per mano del giocatore di casa Tallon Griekspoor. Primo set che scivola via velocemente in meno di mezz’ora, con entrambi i tennisti che tengono agevolmente i rispettivi turni di servizio, con l’unica eccezione rappresentata dal sesto gioco, durante il quale il tennista romano fatica a trovare lacrima e commette qualche errore di troppo subito l’unico e decisivo break nel parziale.
Nel secondo set Matteo alza piano piano il livello, rendendosi sempre più pericoloso in risposta, procurandosi la sua prima palla break – che è anche un set point – nell’incontro in occasione del decimo game, ma Griekspoor è bravo ad annullarlo, trascinando il parziale al tie-break, dove vince meritatamente Matteo con il risultato di 7-2.
Tornato in parità, Berrettini sembra averne più di Griekspoor, salendo più volte sul 0-30 nei turni di servizio dell’avversario, senza però riuscire a procurarsi alcuna palla break, anche per merito del suo avversario. Anche il terzo set giunge dunque al tie-break, che si rivela più combattuto del precedente, con un solo mini-break conquistato dal giocatore di casa nel decimo punto grazie a un errore di Matteo, che di fatto ha regalato l’incontro a Tallon.
Alcaraz sulle polemiche per le palline
Intanto nel circuito tennistico continua a tenere banco la questione palline dopo le tante lamentele da parte di parecchi giocatori ai vertici, alle quali si sono aggiunte quelle di Carlos Alcaraz (prossimo avversario di Vavassori), che interrogato a riguardo durante la conferenza stampa all’ATP 500 di Rotterdam post vittoria su Botic van de Zandschulp ha evidenziato come proprio le palline siano state alla base dei tanti infortuni capitati ai giocatori: “L’anno passato si sono verificati diversi problemi fisici tra i giocatori, chi per i gomiti chi per le spalle. Ogni settimana è difficile per le condizioni diverse, ma noi cerchiamo di dare il massino delle nostre possibilità sempre. Io al momento non ho avuto alcun problema fisico fin qua. Mi sento in buona forma”.
Alcaraz: “L’assenza di Ferrero? Non fa differenza”
A Rotterdam Alcaraz si è presentato con Samuel Lopez, entrato da qualche mese nel suo staff, ma senza il suo storico allenatore Juan Carlos Ferrero, alimentando le voci di una possibile separazione tra i due. A proposito è stato chiesto allo spagnolo se l’assenza del suo coach abbia cambiato qualcosa al suo approccio con il team: “No, non ha fatto differenza. Ovviamente sono felice di passare il tempo con Juan Carlos, ma anche Samuel Lopez è un ottimo allenatore di cui mi fido al 100%. Mi sono allenato con Juanki a casa e mi conosce come lesse tasche, così come Samu. Mi fido completamente di lui, quindi non cambia nulla”.