ATP Finals, Bertolucci: “Sinner non ancora al top a Torino”. Incognita Medvedev, che Daniil troverà Jannik?

  • Postato il 13 novembre 2024
  • Di Virgilio.it
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Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, Paolo Bertolucci ha analizzato vittoria di Jannik Sinner contro Taylor Firtz, autore di un’ottima prestazione ma sconfitto lo stesso in due set nonostante l’altoatesino non abbia ancora messo in campo il massimo delle sue potenzialità, per poi parlare di quello che sarà l’ultimo match del gruppo Ilie Nastase delle Nitto ATP Finals contro Daniil Medvedev, fondamentale per decretare chi passerà in semifinale.

Bertolucci: “Ottimo Fritz, ma Jannik è un fenomeno assoluto”

Quello tra Jannik Sinner e Taylor Fritz è stata senza dubbio il match di singolare più bello delle Nitto ATP Finals finora. Una partita ben più combattuta di quanto faccia immaginare il doppio 6-4 subito inflitto dall’altoatesino allo statunitense, autore di un’ottima partita che l’ha visto anche in controllo per alcuni tratti, ma comunque ancora in capace di reggere il livello che il n°1 del mondo mette in campo quando necessario.

Della stessa opinione è anche Paolo Bertolucci, che nell’analizzare l’incontro ha spiegato anche quale sia la differenza tra i due giocatori: “La prima considerazione che mi viene da fare è questa: Sinner contro Fritz è stata proprio una partita di alto livello. Abbiamo assistito a una delle migliori versioni dell’americano, da vero numero cinque del mondo. In un momento sembrava fosse Jannik quello più in difficoltà. Ma la differenza la fa sempre la classe di un giocatore che è il numero 1 del ranking, il quale nei momenti clou riesce a tirare fuori quei due o tre punti, quei due o tre colpi sensazionali, anche quando sembra in debito d’ossigeno, che hanno marcato la distanza tra i due. È un qualcosa che può riuscire solamente a chi è un fenomeno assoluto. E Jannik lo è”.

Bertolucci: “Sinner solo all’85%”

Bertolucci ha poi analizzato due aspetti chiave di Sinner, ovvero la sua solidità nei colpi e nell’aspetto mentale, da sempre caratteristica propria di Jannik: “Ci sono due aspetti da analizzare su Sinner. La solidità dei colpi e quella mentale. Parto dall’ultima: è nato così e ce l’avrà per sempre. Non può più stupirci, non possiamo essere meravigliati. Ce l’ha, proprio come possiede i capelli rossi. Non cambierà mai, stiamo facendo riferimento a una sicurezza assoluta. Una sua caratteristica peculiare”.

Solidità dei colpi? Durante il match contro l’americano l’ha avuta nei momenti importanti, ma non in ogni momento dell’incontro. Secondo me abbiamo assistito a un Sinner all’85% delle proprie potenzialità. E nonostante questo ha vinto due set a zero contro il n°5 del mondo, che al contrario si è espresso al suo massimo..”. Probabile che la versione migliore di Sinner la si vedrà solamente in caso di semifinale e finale, quando la pressione e la posta in gioco saranno ancora più alte, esattamente come fanno i grandi campioni.

Bertolucci: “Incognita Medvedev”

Nell’ultimo match della fase a gironi delle Nitto ATP Finals, Sinner affronterà per la quindicesima volta in carriera Daniil Medvedev, contro il quale gli basterà conquistare un set per volare in semifinale. Dopo il bruttissimo esordio con Taylor Fritz, con tanto di gesti e reazioni al limite, il russo sembra essersi risvegliato come testimonia la vittoria in due set contro De Minaur, ma rimane il dubbio su quale versione del n°4 al mondo si presenterà contro Jannik: “Cosa attendere da Sinner-Medvedev? Prima di tutto bisognerà vedere Daniil in che stato si presenterà. È reduce da un’ottima vittoria in due set contro De Minaur durante la quale ha giocato molto bene, ma non tutti i giorni sono uguali. I due ormai si conoscono a menadito, hanno giocato tantissime volte contro, e dunque staremo a vedere quello che accadrà”.

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Virgilio.it

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