ATP 500 Tokyo, Alcaraz più forte di Bergs e del dolore alla caviglia. La dedica al fisioterapista: "Il migliore al mondo"
- Postato il 27 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Il dolore alla caviglia si sente, ma non è tale da fermare la corsa di Carlos Alcaraz. Che contro il belga Zizou Bergs non s’è fatto pregare: è sceso in campo a dispetto dei dubbi avanzati alla vigilia, complice la caviglia sinistra malconcia che l’ha tormentato durante e dopo il match con Baez, quello di debutto nel torneo 500 di Tokyo. Ma la risposta sul campo non s’è fatta attendere: 6-4 6-3 in poco più di un’ora di partita, con sullo sfondo il quarto di finale contro Brandon Nakashima.
- Break e contro break, ma alla fine Carlos fa tornare i conti
- Il grazie a Juanjo Moreno: "Per me il migliore al mondo"
Break e contro break, ma alla fine Carlos fa tornare i conti
Non è stata certo la miglior versione dello spagnolo, che chiaramente c’è andato abbastanza cauto dopo i problemi palesati nelle 24 ore precedenti. Alcaraz ha servito con percentuali tutto sommato “normali” (68% di punti vinti con la prima, 43% con la seconda), approfittando però della poca consistenza del belga che ha avuto numeri un po’ più bassi con la prima (56%), seppur con la seconda le cose siano andate un pelino meglio (47%).
Ma contro Alcaraz non basta il compitino: il murciano in realtà è sembrato non così centrato, come dimostrano i tre break concessi al rivale, che però ha ceduto 5 volte la battuta scavandosi di fatto la fosse. Carlitos ha dovuto inseguire nel primo set trovando il modo per ribaltare l’inerzia del parziale e poi, dopo aver subito un secondo break, di chiudere sul servizio del belga nel decimo gioco.
Più comoda la partita nel secondo, con Alcaraz avanti sul 3-0, poi nuovamente brekkato, quindi lesto a riscappare sul 4-2, annullando la palla del possibile 4-3 per poi chiudere sul 6-3, con Bergs incapace di sfruttare una potenziale buona opportunità per fermare la corsa del numero uno del mondo.
Il grazie a Juanjo Moreno: “Per me il migliore al mondo”
Il quale a fine partita ha lasciato intendere di essersi sentito bene, ma non così tanto da potersi sentire ancora al riparo da eventuali ricadute o problemi a stretto giro di posta. “Onestamente debbo ammettere che è stata dura scendere in campo oggi. Ho passato un giorno e mezzo davvero importante, dovevo recuperare al meglio e il tempo era poco.
L’ho già detto e lo ripeto: penso di avere il miglior fisioterapista del mondo (Juanjo Moreno), di cui mi fido al 100%. Il lavoro che ha fatto per la caviglia è stato fantastico, e anche se a volte ero preoccupato per qualche movimento in campo che mi faceva sentire il dolore, l’arto ha risposto bene. In generale, penso di aver fatto una buona prestazione da parte mia. Ho pensato un po’ al fastidio alla caviglia, ma nel complesso sono davvero contento di come ha risposto”.
Alcaraz si era presentato prima di scendere in campo a favore di telecamere sul campo di allenamento dell’impianto della capitale giapponese, lasciando trasparire una certa fiducia nel voler scendere in campo. La fasciatura alla parte inferiore della gamba sinistra gli ha permesso di limitare al minimo i rischi: con Nakashima domani un’altra prova del nove per capire se è tutto ok.