Atletica, domani a Boston torna Jacobs. L'Italia scopre Bandaogo: a 21 anni sfiora il record di Tortu sui 60 metri
- Postato il 1 febbraio 2025
- Di Virgilio.it
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Aspettando Marcell Jacobs, pronto al debutto stagionale nel New Balance Indoor Grand Prix, l’Italia della velocità scopre un’altra punta di diamante in ambito giovanile: si chiama Yassin Bandaogo, ha compiuto 21 anni il mese scorso e si propone come uno dei possibili prospetti azzurri nel medio-lungo periodo. Sulla scia di quanto hanno mirabilmente saputo tracciare Jacobs, Tortu e più di recente Chituru Ali, tanto che il 6”63 stampato nella finale dei campionati italiani Juniores e Promesse di Ancona per poco non è valso la qualificazione diretta agli Europei di Apeldoorn (il minimo è di 6”60: Bandaogo c’è andato vicinissimo).
- Bandaogo illumina Ancona: a 5 centesimi dal record di Tortu
- Chi è Yassin, un ragazzo della provincia vicentina
- Jacobs scalda i muscoli: domani sfida Lyles a Boston
Bandaogo illumina Ancona: a 5 centesimi dal record di Tortu
Eppure la sensazione è quella di aver trovato davvero un nuovo sprinter sul quale poter provare a impostare un futuro luminoso. Bandaogo ha avvicinato anche il 6”58 di Filippo Tortu, miglior prestazione Under 23 della storia dell’atletica italiana, e chissà che da qui al prossimo 6 marzo (quando scatteranno gli Europei) non possa realmente regalarsi anche un tempo tale da consentirgli di andare a gareggiare in terra d’Olanda.
Intanto però il tempo stampato ad Ancona gli vale il quarto titolo italiano consecutivo, equamente diviso tra i primi due ottenuti nella categoria Juniores e i restanti due in quella Promesse. Il velocista vicentino aveva fatto registrare un ottimo 6”65 qualche giorno fa sulla stessa pista nel Memorial Giovannini, ma adesso ha fatto capire di aver voluto sensibilmente alzare l’asticella.
[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/atleticaitalia/status/1885745191774024087" profile_id="atleticaitalia" tweet_id="1885745191774024087"/]Il tutto peraltro in una finale nella quale è mancato il confronto diretto con Stephen Awuah Baffour, che era annunciato ai blocchi di partenza ma che è rimasto fuori per motivi fisici, gli stessi che hanno impedito a Eduardo Longobardi di scendere in pista. Bandaogo è tesserato per le Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia, e ha conquistato il titolo nazionale davanti a Junior Tardioli (6”70) e Andrea Bernardi (6”74).
Chi è Yassin, un ragazzo della provincia vicentina
La storia di Bandaogo è quella di tanti ragazzi che hanno trovato in Italia un posto dove poter esprimere tutto il proprio potenziale. I suoi genitori sono arrivati dal Burkina Faso e da decenni abitano a Thiene, un paese nella provincia vicentina, dove Yassin ha potuto coltivare sin da bambino la passione per l’atletica.
Il suo allenatore è Umberto Pegoraro, che l’ha aiutato a crescere negli ultimi anni e adesso sente di poterlo lanciare definitivamente anche al cospetto dei migliori interpreti della disciplina, tenuto conto che a 20 anni Bandaogo vanta un 10”51 di personale sui 100 metri, ottenuto nel corso degli Europei Under 20 di Gerusalemme del 2023 (per dire: alla stessa età, Jacobs correva tre decimi più lento). Quest’anno Yassin vanta la seconda miglior prestazione italiana sui 60 metri dietro al 6”61 di Baffour, ma la sensazione è che ci sia margine per crescere ancora.
Jacobs scalda i muscoli: domani sfida Lyles a Boston
Insomma, alle spalle di Jacobs qualcosa si muove, ma domani sarà proprio il campione olimpico di Tokyo a muovere le acque in quello che sarà in tutto e per tutto il suo debutto stagionale indoor. Che andrà in scena a Boston, dove sfiderà tra gli altri Lyles, Bromell e Hughes in una gara decisamente attesa, alla quale farà seguito quella in programma sabato 8 febbraio a New York.
Jacobs ha spiegato che l’obiettivo di questa prima parte d’anno è quello di presentarsi nelle migliori condizioni possibili ad Apeldoorn, dove spera di ottenere un buon risultato nei campionati Europei (lui che con 6”41 è primatista continentale sulla distanza), ma tutto finalizzato ad arrivare al top in estate, quando il grande obiettivo sono i mondiali di Tokyo, sulla stessa pista che 4 anni fa lo rivelò al mondo dell’atletica in quel meraviglioso 1° agosto 2021, giorno del trionfo nella finale olimpica dei 100 metri. Marcell peraltro in carriera ha vinto medaglie ovunque, ma mai ai mondiali: un motivo in più per vivere questo 2025 pensando di colmare la lacuna.