Atalanta-Lecce, i pugliesi non sono partiti per Bergamo: cosa succede ora
- Postato il 26 aprile 2025
- Di Virgilio.it
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Il Lecce ha deciso: non parte per Bergamo. Dopo che già nella serata di venerdì i giallorossi avevano paventato (e rimandato) la possibilità di non partire per Bergamo, anche questa mattina il club ha preferito continuare ad allenarsi allo stadio Via del Mare. La tragica scomparsa di Graziano Fiorita, fisioterapista del club, ha lasciato un vuoto profondo all’interno della squadra. Intanto, la salma si trova a Brescia, in attesa dell’autopsia prevista per lunedì, e il club salentino ha chiesto di posticipare la gara con l’Atalanta dopo il funerale, in segno di rispetto. Tuttavia, la Lega resta ferma sulle proprie posizioni.
- Cosa rischia il Lecce se non si presenta?
- Una scelta di cuore
- La solidarietà degli ultras atalantini
- Il messaggio degli ultras giallorossi
- Una tragedia che ha colpito nel profondo
Cosa rischia il Lecce se non si presenta?
Se il Lecce decidesse di non scendere in campo allo Gewiss Stadium, le conseguenze sarebbero pesanti: una sconfitta a tavolino per 3-0, come stabilito dal Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, e la possibile penalizzazione di un punto in classifica. Nonostante tutto, la Lega non sembra voler aprire spiragli alla richiesta del club.
Una scelta di cuore
Nonostante il regolamento sportivo, la società giallorossa ha deciso di dare priorità al dolore e al rispetto per chi ha condiviso vent’anni di vita all’interno del club. Infatti, Graziano Fiorita non era semplicemente un collaboratore ma era considerato parte della grande famiglia del Lecce, profondamente amato da giocatori e staff.
Di fronte al rischio di penalizzazioni sportive, e con un rischio di retrocessione sempre alle porte, il Lecce ha preferito anteporre i valori umani.
La solidarietà degli ultras atalantini
Anche la tifoseria dell’Atalanta ha mostrato grande sensibilità, schierandosi al fianco del Lecce e dei suoi tifosi. La Curva Sud bergamasca ha diffuso un messaggio di solidarietà: “Vicini alla U.S. Lecce, ai suoi tifosi e alla famiglia Fiorita. La morte di Graziano Fiorita dimostra ancora una volta la mancanza di rispetto per un uomo, un padre, marito e non per ultimo professionista da parte di questo contorto mondo del calcio. Un calcio sempre più compresso e vincolato da regole che chiede a una squadra e ai propri tifosi di passare oltre il dolore e scendere in campo. La nostra storia non lo permette dal 10/01/93. La morte è uguale per tutti e merita il nostro rispetto”.
Continua poi il comunicato: “Se Atalanta-Lecce si dovesse giocare domenica 27/04/2025 non attaccheremo striscioni, non sventoleremo bandiere e tanto meno gestiremo il tifo in curva sud.
Rispettiamo il dolore della U.S. Lecce, dei suoi tifosi e di tutta la famiglia Fiorita.”
Il messaggio degli ultras giallorossi
Già ieri era arrivato il sostegno della Curva Nord del Lecce, che con uno striscione esposto davanti al Via del Mare aveva invitato la squadra a non scendere in campo, rafforzando il sentimento comune di rispetto del lutto choc per Graziano Fiorita.
Una tragedia che ha colpito nel profondo
Graziano Fiorita, 47 anni, storico fisioterapista della squadra, si è spento improvvisamente due giorni fa a Brescia, proprio dove il Lecce era in ritiro in vista della trasferta contro l’Atalanta. Un malore improvviso, che i soccorsi non sono riusciti a contrastare, che ha aperto un mistero attorno al caso.
In attesa della decisione finale da parte della Lega Serie A, il Lecce ha scelto di fermarsi. Si attende ora la scelta definitiva: affrontare la sconfitta a tavolino o ottenere un altro possibile rinvio.