Atalanta-Lazio 0-0 pagelle: sprazzi di vero Lookman non bastano, Provedel e il palo salvano Sarri

  • Postato il 19 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Un palo di Zappacosta all’80’, un tiro a giro di Lookman e le incursioni in area degli esterni della Dea. Le urla di Sarri ai suoi uomini, nel finale di gara, e poco più: finisce 0-0 tra Atalanta e Lazio con la squadra di Juric che avrebbe meritato molto di più per intensità di gioco, pulizia di manovra e le tantissime occasioni create nel secondo tempo. C’è voluto un super Provedel per evitare il ko ai biancocelesti. La Lazio parte forte, ma la squadra di casa guadagna metri con il passare dei minuti fino a chiudere in netto crescendo. La Dea resta la sola squadra imbattuta in Serie A ma fallisce l’aggancio alla zona Champions con l’ottavo posto a quota 11. I biancocelesti, invece, risalgono al 12° posto a quota 8 punti.

Atalanta-Lazio, la chiave tattica della gara

Atalanta in campo con il 3-4-2-1. Juric schiera Lookman in avanti con Sulemana e De Ketelaere a completare il tridente sulla trequarti. Difesa a tre formata da Djimsiti, Hien e Ahanor. Si rivede invece in panchina Scamacca, con lui pronti a subentrare anche Samardzic, Kristovic e De Roon.

La Lazio, invece, si affida al classico 4-3-3. Sarri schiera a sorpresa Zaccagni, che ha recuperato e scende in campo dal primo minuto, con Cancellieri e Dia a completare il trio offensivo. In mezzo al campo agisce Guendouzi con Cataldi e Basic.

Juric chiede ad Ahanor di alzarsi nella manovra offensiva: il centrale sinistro di difesa, infatti, partecipa maggiormente alla costruzione del gioco e si inserisce anche in area sui cross dal lato opposto come attaccante aggiunto al fianco di Lookman, Sulemana e De Ketelaere.

La Lazio, invece, nel secondo tempo subisce l’assedio della Dea, non riesce più a costruire dal basso e si schiaccia con il 4-4-2 per contenere gli attacchi avversari. Sarri, infuriato nei minuti finali, inserisce dal 75′ Pedro e Vecino per ricompattare la squadra e tentare i contropiede a sorpresa.

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Atalanta-Lazio, curiosità: si ferma anche Cancellieri per infortunio

Non c’è pace per Maurizio Sarri. Al 22’ di Atalanta-Lazio è arrivato l’ennesimo infortunio per i biancocelesti: Matteo Cancellieri si è appena accasciato a terra chiedendo il cambio a Bergamo. L’esterno offensivo ha accusato un problema al flessore della coscia sinistra. Al suo posto dentro Isaksen.

Matteo Cancellieri, che era stato decisivo nel precedente turno di campionato con una doppietta contro il Torino, si è presentato nel secondo tempo in panchina con una vistosa fasciatura sulla gamba sinistra per assistere al prosieguo del match. Si allarga dunque l’infermeria della Lazio: anche Castellanos, Rovella e Dele Bashiru ricordiamo che sono ancora fermi per infortunio e dovrebbero tornare non prima della fine di ottobre.

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I top e flop dell’Atalanta

  • Zappacosta 6.5. Diventa la soluzione a sorpresa di Juric con i movimenti offensivi lungo la fascia e gli inserimenti in area. All’ 80′, infatti, colpisce un palo da posizione ravvicinata, su un tiro al volo, e di poco non sblocca la gara.
  • Lookman 6. Gioca per la prima volta da punta centrale ma sotto rete non riesce a trovare la rete da posizione ravvicinata: al 50′, di testa, si divora l’occasione del possibile vantaggio. Al 70′ trova la pronta respinta di Provedel che salva su un tiro a giro.
  • Ederson 6. Si accende nel secondo tempo quando si avvicina alla porta in fase offensiva: al 56′ tenta la conclusione dalla distanza ma non riesce ad angolare il pallone per battere Provedel.
  • Pasalic 6. Completa il maggior numero di contrasti (58) nella partita. Tra i migliori a centrocampo.
  • Sulemana 5.5. Ammonito, ha perso più sfide (9) durante la partita. Disastroso nei dribbling che prova.

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I top e flop della Lazio

  • Provedel 6.5. Compie ottime parate, tra cui una su Lookman al 70′, che salvano ripetutamente la Lazio.
  • Zaccagni 6. Nel secondo tempo è costretto ad abbassarsi maggiormente a causa della forte spinta della Dea. Prova a far salire la squadra ma non infiamma il match.
  • Nuno Tavares 6. Abile nei duelli con Zappacosta, non pulito nelle conclusioni dalla distanza soprattutto nella battuta dei calci di punizione.
  • Isaksen 6. Entra al 22′, prova a guizzare lungo la fascia destra ma non riesce a trovare l’effetto sperato.
  • Dia 5. Non commette errori gravi sotto rete ma pecca negli uno contro uno e nelle conclusioni dalla distanza.

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Virgilio.it

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