Atalanta, esonerato Juric: per la panchina bergamasca c’è in pole Palladino
- Postato il 10 novembre 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Dopo il clamoroso tonfo contro il Sassuolo, Ivan Juric ha parlato di difficoltà a reagire, di mancanza di voglia della sua Atalanta. Ed è stata la sua ultima conferenza stampa post partita da allenatore dei nerazzurri. Perché quella che sembrava una decisione orientata già nella sera di domenica, è diventata una scelta senza più ritorno. La società ha deciso di esonerare l’allenatore a cui era stato affidato il difficilissimo compito di prendere il posto di Gasperini. L’idea, in estate, era quella di ricomporre la coppia che fece molto bene a Verona: D’Amico direttore sportivo (già operativo da anni) e Juric in panchina, con il croato che, si sa, ha da anni fatto suo il credo gasperiniano.
Era stata premiata in qualche modo la continuità delle idee, che però in campo si è vista pochissimo. In Champions i risultati sono stati altalenanti, in Serie A invece sono stati proprio deficitari: al netto della sconfitta contro i neroverdi, i punti sono stati solo 13 in 11 partite, figli di 2 vittorie, 7 pareggi e 2 sconfitte. E la squadra ha segnato solo 13 gol (l’Inter, la migliore in Serie A per vena realizzativa, è a 26). Troppo poco per quello a cui tutti erano abituati. Juric insomma continua il suo periodo nero, cominciato un anno fa con la disgraziata avventura alla Roma: fu cacciato dai giallorossi il 10 novembre 2024. Esattamente un anno dopo, ecco un altro esonero.
“Atalanta BC comunica che Ivan Jurić è stato sollevato dall’incarico di allenatore della Prima Squadra assieme ai suoi più stretti collaboratori, vale a dire Matteo Paro, Miguel Veloso, Paolo Barbero, Stjepan Ostojić e Michele Orecchio. Atalanta BC ringrazia Ivan Jurić e il suo staff per l’impegno profuso, augurando loro il meglio per il futuro”, il comunicato del club.
Nuova continuità
La decisione è stata quasi obbligata. Che sarebbe stato difficile per Juric si sapeva. Ma non così difficile. Durante l’estate, la dirigenza aveva sentito, oltre all’ex Torino, altri due allenatori proprio scuola Gasperini: Palladino e Thiago Motta. Entrambi avevano convinto meno per diversi motivi, ma nelle ultime ore è stato contattato di nuovo Palladino, che si è reso disponibile a cominciare questa nuova avventura. L’allenatore deve risolvere con la Fiorentina (non ci vorrà molto, ma la cosa curiosa è che fino a una settimana sarebbe proprio potuto tornare a Firenze al posto di Pioli) e poi firmare con l’Atalanta un contratto fino al termine di stagione, con opzione di rinnovo. Una scelta prudente da parte del club, che vuole sì dare continuità al lavoro di Gasperini, ma anche vedere bene come reagirà il gruppo a questo nuovo, profondo scossone.
A proposito di scossoni. Quello di Bergamo è il quarto esonero. Fino a una settimana e mezzo fa, non se ne era consumato nemmeno uno.
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