Astronauti bloccati sulla stazione spaziale cinese
Postato il 12 novembre 2025
Di Focus.it
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Negli ultimi giorni si è verificato un episodio sulla stazione spaziale cinese Tiangong, che potrebbe avere conseguenze significative per la missione Shenzhou-20 e per la gestione delle future operazioni spaziali cinesi. Tutto è iniziato il 5 novembre 2025, quando la China Manned Space Agency (CMSA) ha reso noto che la capsula con cui l'equipaggio della missione Shenzhou-20 avrebbe dovuto fare ritorno sulla Terra potrebbe essere stata colpita da un frammento di detrito orbitale.
Si tratta di un rischio ben conosciuto in orbita bassa terrestre, dove la crescente densità di detriti — satelliti dismessi, frammenti di collisioni e vecchi stadi di razzi — rappresenta una minaccia crescente per le infrastrutture spaziali. In seguito all'impatto, la CMSA ha attivato immediatamente i protocolli d'emergenza, avviando una valutazione tecnica completa del veicolo e rinviando il rientro dell'equipaggio, previsto originariamente per lo stesso 5 novembre. Le analisi servono a verificare l'integrità dello scudo termico e dei sistemi di controllo della capsula, fondamentali per un rientro atmosferico sicuro.. Ipotesi operative. Nelle ore e nei giorni successivi, la mancanza di aggiornamenti ufficiali ha alimentato curiosità e ipotesi. Tra queste, secondo discussioni circolate su piattaforme cinesi, vi sarebbe la possibilità di anticipare il lancio della missione Shenzhou-22 senza equipaggio, in modo da fornire una nuova capsula di rientro all'equipaggio attualmente a bordo della Tiangong.
In questo modo, alcuni esperti cinesi e internazionali suggeriscono che la capsula della Shenzhou-21 (ancora attraccata alla stazione) potrebbe essere adattata per il rientro del team di Shenzhou-20, in caso di conferma del danno, e la Shenzhou-22 farà rientrare gli altri tre astronauti a bordo a tempo debito. Questa opzione risulterebbe praticabile grazie al fatto che la Cina mantiene più capsule pronte al lancio, come parte del suo protocollo di sicurezza, una lezione appresa dopo decenni di missioni con equipaggio di altre potenze spaziali.. Pronto soccorso orbitale. La Tiangong, progettata per ospitare contemporaneamente due equipaggi fino a un massimo di sei astronauti, dispone delle risorse necessarie per sostenere una permanenza prolungata. Attualmente, i sei taikonauti delle missioni Shenzhou-20 e Shenzhou-21 convivono da 11 giorni, continuando a svolgere esperimenti scientifici e manutenzione di bordo in condizioni considerate "stabili e sicure".
L'11 novembre, la CMSA ha diffuso un aggiornamento ufficiale: le attività di verifica e pianificazione del rientro "procedono in modo ordinato e secondo i protocolli". L'agenzia ha inoltre confermato che sono in corso simulazioni di rientro, test di sicurezza e valutazioni dei sistemi critici, inclusi i controlli sui sistemi di propulsione e di controllo d'assetto.
Nel frattempo, immagini satellitari e riprese di CCTV hanno mostrato movimento presso il Centro di Lancio di Jiuquan, dove potrebbe essere in preparazione un nuovo veicolo Long March-2F. Tuttavia, non è chiaro se si tratti di esercitazioni di emergenza o dei preparativi per una vera missione di sostituzione.. Tre possibili scenari per il rientro. Secondo varie agenzie spaziali, la Cina si trova ora di fronte a tre possibili scenari operativi: il primo prevede il rientro con la capsula Shenzhou-20 dopo ispezioni approfondite. Se le analisi confermassero che i sistemi vitali e lo scudo termico non hanno subito danni gravi, la missione potrebbe procedere regolarmente entro la fine di novembre. Si tratterebbe dell'esito più semplice e meno costoso.
Il secondo prevede un lancio d'emergenza di Shenzhou-22 senza equipaggio. In questo scenario, la nuova capsula verrebbe inviata in orbita per sostituire la Shenzhou-20. L'equipaggio attuale userebbe la nuova navicella per il ritorno sulla Terra, mentre la Shenzhou-20 verrebbe fatta rientrare vuota in modo controllato. Questa opzione, più complessa, metterebbe però alla prova la capacità cinese di condurre operazioni di soccorso orbitale, un'abilità finora mai testata dal programma Tiangong.
Il terzo scenario infine, vede un prolungamento della permanenza a bordo fino a una finestra di rientro sicura. Nel caso in cui i test richiedessero più tempo, l'equipaggio potrebbe restare a bordo per diverse settimane, condividendo risorse e compiti con i colleghi di Shenzhou-21. Le riserve di ossigeno, cibo e carburante della stazione consentirebbero un'estensione temporanea della missione senza rischi immediati..