Assoluti, l’Italia scopre Camozzi: titolo e record europeo. Orgoglio Di Pietro, Mao scarica. Butini gongola

  • Postato il 13 dicembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Gli assoluti italiani di nuoto in vasca corta si sono conclusi con un’altra giornata che ha messo ulteriormente in mostra quanto il nostro movimento sia in buona salute e possa contare su nuove leve dal futuro roseo. Come il classe 2005 Andrea Camozzi, vincitore dei 200 metri farfalla con tanto di nuovo record europeo juniores, o Sofia Napoli, che nei 400 metri misti ha segnato il nuovo record italiano giovanile. Nel mezzo anche la vittoria d’orgoglio per l’esperta Silvia Di Pietro, mentre per una volta non brilla la stella di Alessandra Mao.

Camozzi, il volto nuovo del nuoto italiano che segna il record europeo juniores

L’impresa in questa ultima giornata dei Campioni italiani a Riccione l’ha compiuta senza dubbio il classe 2005 Andrea Camozzi, che ha vinto in rimonta il titolo nei 200 metri farfalla grazie a una seconda metà di gara da urlo. Il giovane azzurro ha chiuso in 1’51”62, un tempo che lo rende il secondo miglior italiano dietro solo al primatista europeo Alberto Razzetti (1’48”64) e che gli vale anche il record europeo juniores. Alle sue spalle a quasi un secondo di distanza i comunque positivi Burdisso (1’52”45) e Faraci (1’52”63).

Nei 400 misti vince Pirovano, ma brilla anche Sofia Napoli

Ottimi risultati sono arrivati anche dai 400 misti femminili, dominati da Anna Pirovano, che ha trionfato con il quinto crono assoluto italiano in 4’30”75, un tempo che per dire le sarebbe valso il bronzo ai recenti Europei di Lublino. L’unica in grado di tenerle realmente testa è stata la classe 2006 Giada Alzetta, che ha chiuso in 4’31”87, mentre già Ludovica Patetta che ha chiuso terza ha accusato un distacco di quasi 5 secondi. Nella serie precedente a quella da cui è uscito il podio ha brillato invece la classe 2010 Sofia Napoli, che con 4’36”94 ha stabilito il nuovo record italiano giovanile.

Orgoglio Di Pietro, Mao spenta

Agli assoluti non si sono però messi in mostra solamente le giovani generazioni. Protagonista è stata anche la più esperta Di Pietro, che con il titolo vinto a Riccione nei 50 metri stile libero in 24’02” si è confermata una delle regine italiane della velocità, dove tante giovani promesse del nostro movimento sono pronte a impensierirla. Tra queste c’è sicuramente anche Alessandra Mao, che però, dopo un anno in cui ha registrato record su record e strappato primati di precocità in ogni dove, a Riccione è apparsa un po’ spenta come testimonia l’ultimo posto nella sua serie.

Il bilancio di Butini

Al termine di questa rassegna anche il bilancio estremamente positivo del commissario tecnico Cesare Butini:Questa serie di gare, iniziate il 2 dicembre con gli europei, ci hanno riservato conferme dai big e la crescita di tanti giovani. A Riccione abbiamo ricevuto ulteriori risposte circa lo stato di forma del movimento. Le assenze dei big, fermati per lo più dall’influenza, hanno consentito ai giovani di emergere con maggiore evidenza. Quadarella, Di Pietro, Stefanì ed Angiolini, che ha nuotato un tempo da medaglia europea, hanno ulteriormente confermato le loro capacità; inoltre sono contento per il ritorno di Michele Lamberti ad alto livello e per le prestazioni di Potenza e Capretta, ma in generale sono felice di vedere le nuove generazioni andare così forte: è merito del grande lavoro svolto dalle società durante l’anno. L’auspicio per il 2026? Proseguire così, su questa scia: è sempre più difficile rimanere competitivi. Sarà una stagione molto lunga che inizieremo già a gennaio con i primi raduni; una lunga rincorsa fino agli europei di Parigi e ai Giochi del Mediterraneo di Torino dove intendiamo continuare ad essere protagonisti”.

Autore
Virgilio.it

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