Assolto dall'accusa di stupro: "Era sonnambulo"
- Postato il 30 gennaio 2025
- Di Agi.it
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Assolto dall'accusa di stupro: "Era sonnambulo"
AGI - Un uomo è stato assolto dall'accusa di stupro perché, ha stabilito la giuria di un tribunale australiano, la violenza fu commessa mentre era sonnambulo.
A Timothy Malcolm Rowland, 40 anni, era stata diagnosticata la "sexsomnia", una condizione medica in cui le persone manifestano comportamenti sessuali durante il sonno, e su questa base i giurati lo hanno dichiarato non colpevole di aver avuto un rapporto non consensuale con una donna. Il 26 agosto del 2022 la coppia aveva trascorso una serata in un cocktail bar nel centro di Darlinghurst.
Tornati nell'appartamento di Rowland verso l'una di notte avevano bevuto ancora e avevano fatto il bagno nudi prima che la donna si addormentasse sul letto. Verso le 6 di mattina, si sarebbe svegliata e avrebbe trovato Rowland che faceva sesso con lei prima di spingerlo via, saltare giù dal letto e lasciare l'appartamento. Non è stato mai messo in discussione durante il processo il fatto che Rowland soffrisse di sexsomnia, né che la donna stesse dormendo quando iniziò a fare sesso con lei, ma bisognava chiarire se stesse avendo un episodio al momento del presunto stupro o se fosse sveglio.
Sorprendendo il giudice John Pickering del tribunale Downing Centre di Sydney, la giuria ha chiesto come fosse possibile provare che Rowland fosse sveglio e, qualora non ci fossero prove sufficienti, perché il caso era stato portato davanti a una giuria. Pickering ha replicato piccato che non erano affari dei giurati il motivo per cui la procura aveva deciso di incriminare Rowland e li ha esortati a esaminare le prove a loro disposizione e in base quelle determinare se il presunto stupro fosse stato dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio. Un verdetto è un "processo analitico freddo" che non dovrebbe tenere conto di come la presunta vittima o la comunità potrebbero sentirsi, ha detto.
Il verdetto di non colpevolezza è arrivato poche ore dopo che i giurati hanno inviato una serie di domande al giudice. Una domanda che preoccupava il giudice riguardava le conseguenze di crimini commessi mentre una persona è incosciente. "Questa è una logica davvero pericolosa", ha affermato il giudice, secondo cui una giuria non dovrebbe determinare un caso in base alle leggi che vorrebbe fossero in vigore, ma in base a quelle attuali. Farlo sarebbe ingiusto per qualsiasi accusato, ha affermato, "nessuno può essere ritenuto colpevole di un crimine commesso inconsciamente. Non puniremo le persone per atti su cui non hanno alcun controllo legale".
Non esistono leggi, norme o regolamenti attuali sulla sexsomnia o sul fare qualcosa mentre si è affetti da questa condizione medica, ha affermato il giudice. "Non esistono leggi e non esistono reati e non spetta a voi legiferare", ha detto alla giuria che ha deciso di assolvere Rowland.
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