Assistenza disabili, Casella (AVS): “I ragazzi del Sestante rimangano a Borghetto fino al termine del cantiere al Pogliani”
- Postato il 8 agosto 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Borghetto Santo Spirito. “Ho scritto all’assessore regionale alla sanità per chiedere di fermare il trasferimento dei 28 ragazzi ospitati dall’istituto medico pedagogico di Borghetto Santo Spirito, fino a quando saranno terminati i lavori di ristrutturazione nel presidio riabilitativo Pogliani, dove è previsto il loro spostamento dal prossimo 19 agosto”. Jan Casella, consigliere regionale di AVS, interviene per chiedere “buon senso” nelle procedure per spostare gli ospiti del Sestante nella futura destinazione.
“Credo che nessuno intenda trattare queste persone come pacchi da spedire o come semplici numeri. Sono esseri umani con fragilità e necessità particolari, i cui bisogni vanno ascoltati e rispettati. In questo momento, il Pogliani di Loano è interessato da un importante cantiere di manutenzione, studiato per migliorare l’edificio. Questi lavori rischiano però di creare un ulteriore disagio ai 28 ragazzi del Sestante, il cui spostamento è previsto tra una decina di giorni e comporterà già inevitabili problemi legati al cambio di residenza per persone con disabilità. Riteniamo doveroso attendere la fine dell’intervento, prima di procedere col trasferimento”, dichiara Jan Casella.
“Il sopralluogo nella struttura loanese ha messo in evidenza altre problematiche, che sono state giustamente sottolineate dai parenti e dal rappresentante di Assoutenti. In primo luogo, è necessario prolungare l’assistenza gestita dal personale dell’Asl, apprezzata dai pazienti e dalle famiglie, ben oltre il periodo previsto adesso. Questa misura deve essere attuata con le giuste compensazioni per i lavoratori, per garantire loro condizioni ottimali ed evitare che l’eventuale stress psico-fisico dei dipendenti si ripercuota sulla qualità del servizio”, sottolinea Casella.
“Come ha evidenziato il rappresentante di Assoutenti, la firma di una carta dei servizi avrebbe aiutato a stabilire diritti e doveri delle parti coinvolte, evitando zone d’ombra e dubbi sulla reale efficacia del servizio. Il trasferimento da Borghetto era previsto da anni. C’era tutto il tempo per concordare questa operazione con le famiglie dei ragazzi, senza arrivare a spostarli in pieno agosto, con un cantiere in corso nell’edificio e coi tecnici ancora al lavoro nelle stanze di degenza a una decina di giorni dal loro arrivo”, chiarisce il consigliere regionale.