Assi di forza, scongiurata la stangata sulle casse di Tursi: prima linea pronta a giugno 2026
- Postato il 31 ottobre 2025
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 - Di Genova24
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Genova. Non ci saranno brutte sorprese per il bilancio del Comune di Genova a causa delle infrastrutture di trasporto pubblico cancellate o in ritardo. La garanzia è arrivata dal ministero dei Trasporti come risultato della spedizione a Roma che ha visto l’assessore comunale Massimo Ferrante, i dirigenti di Tursi e quelli del ministero a confronto su tre dossier bollenti: i quattro assi di forza, lo Skymetro e il prolungamento Canepari-Rivarolo della metropolitana.
Assi di forza, prima linea attivata entro giugno 2026
Per gli assi di forza il nodo era la scadenza del 30 giugno 2026, impossibile da rispettare se l’obiettivo fosse stato il completamento dell’opera. Il ministero ha formalizzato invece il nuovo target: almeno 25 chilometri di tracciato (su 96 totali) entro il primo semestre dell’anno prossimo. “Questo era ciò che avevamo chiesto e che ci è stato confermato – spiega Ferrante -. Dovranno essere già funzionanti alcuni filobus. In questo modo verrà mantenuto il finanziamento da quasi 400 milioni sul Pnrr. Il target verrà controllato dal ministero attraverso tecnici incaricati di verificare il rispetto dei tempi. Il rischio era che il Comune dovesse provvedere con risorse proprie”.
Questo significa in concreto che entro giugno 2026 verrà attivato il primo asse, quello centrale. I capolinea di Campi e Sampierdarena (per la versione intera e quella barrata) non sono in discussione, mentre va ancora definito quello alternativo a Marassi, dato che la giunta Salis ha intenzione di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale: niente taglio delle linee collinari, niente filobus in piazza Galileo Ferraris. “Faremo uno studio, è chiaro che non si può avere una sovrapposizione tra filobus e linee collinari in corso Sardegna“, spiega Ferrante. Una possibilità al vaglio è piazza Tommaseo.
Il 20 novembre (forse anche prima) termineranno i cantieri tra via Interiano e via XXV Aprile, mentre il 15 novembre si partirà in via Buranello con le stesse modalità di via Balbi: esecuzione a lotti, accessi laterali garantite, bus deviati su percorsi alternativi. A gennaio 2026 sarà il turno di via Cantore, dove si lavorerà su una corsia per volta. “Ho chiesto al presidente Colnaghi di convocare l’assemblea pubblica in municipio – chiarisce Ferrante -. I commercianti li abbiamo incontrati con l’assessora Beghin”. Poi via XX Settembre, piazza Verdi e dintorni. Il tratto centrale tra Brignole e Principe sarà in comune con l’asse Levante, destinato a servire l’attuale busvia di corso Europa.
Skymetro, c’è la conferma: il Comune non dovrà pagare la progettazione
Sullo Skymetro mancava l’ufficialità rispetto alle promesse strappate dalla sindaca Salis al ministro Salvini: la città non perderà i soldi già spesi e rendicontati per la progettazione. “Eravamo stati accusati di gravare sulla città con questo peso – ricorda Ferrante -. Oggi è arrivato l’atto formale: a Genova era stato assegnato il 10% del finanziamento, cioè quasi 40 milioni, e con quelle risorse vengono pagate tutte le progettazioni già saldate senza alcuna conseguenza per le casse comunali. Tutto ciò che rimane sarà restituito”.
Lo Skymetro verrà bloccato ufficialmente da Tursi con alcuni atti formali. La voce sparirà dal piano triennale delle opere pubbliche, dopodiché la rinuncia verrà sancita da un’apposita delibera di giunta. In questo modo si chiuderà la conferenza dei servizi, rimasta tecnicamente congelata in attesa di ottemperare alle prescrizioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Dopodiché si attenderà l’esito dello studio del Politecnico di Milano sulla mobilità in Valbisagno, dal quale potrebbe uscire un’ipotesi progettuale candidata a ricevere nuovi fondi statali, anche se i 398 milioni persi non saranno in alcun modo “riservati” a Genova.
Metropolitana, in salvo il prolungamento Canepari-Rivarolo
Sulla metropolitana, in attesa di definire il caso Manelli per conoscere il destino dei prolungamenti Brignole-Martinez e Brin-Canepari, è arrivata una risposta definitiva sull’ulteriore tappa in Valpolcevera, quella verso Rivarolo. I 74,5 milioni (comprensivi del secondo lotto della stazione Martinez) avrebbero dovuto essere impegnati entro fine anno con la firma del contratto per i lavori, secondo le previsioni del decreto ministeriale del 30 giugno 2025, ma l’iter è molto più arretrato.
“Siamo a buon punto con la progettazione definitiva – riferisce l’assessore – ma Rfi deve ancora consegnarci le aree di cantiere, quindi non possiamo partire con la gara finché non ne avremo la disponibilità. Il ministero ci ha detto di andare avanti, poi potremo attingere al fondo unico istituito dal ministero, lo stesso in cui confluiscono i soldi dello Skymetro. Anche su questo dovevamo avere una certezza e l’abbiamo ottenuta. Smentiamo anche questa mistificazione: non è vero che i fondi vengono buttati via“.