Assessora Brusoni: “Niente schwa nelle scuole e chiamatemi assessore”
- Postato il 26 marzo 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Fino a quando ci saranno la Lega e il centrodestra, a Tursi e nelle scuole genovesi non ci sarà spazio per le ipocrite follie della sinistra radical chic, come ad esempio quella sullo ‘schwa’ e sull’asterisco che sono in contrasto e un atto di violenza ai danni della lingua italiana. Ho quindi accolto con grande piacere la recente circolare di buonsenso del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che ha definitivamente bocciato i segni ‘gender’ negli istituti scolastici”.
Lo dichiara Marta Brusoni, che in Comune a Genova ha la delega assessorile a Personale, Servizi civici, Servizi informativi, Digitalizzazione, Smart City, applicazione dell’Intelligenza Artificiale. Con il rimpasto dopo il passaggio dell’ormai ex sindaco Bucci alla Regione Liguria, la delega alle Politiche per l’istruzione è passata alla collega Francesca Corso, anche lei della Lega.
“La nostra lingua ha da sempre le sue regole e le norme devono essere rispettate da tutti. L’uso di segni grafici, non conformi, non soltanto rischia di compromettere la chiarezza e l’uniformità della comunicazione istituzionale, come giustamente ha osservato il ministro Valditara, ma creerebbe un precedente a svantaggio dei nostri figli che invece hanno diritto a una buona e corretta istruzione. Pertanto, con la Lega e il centrodestra i genovesi possono stare tranquilli. Nelle comunicazioni ufficiali di Tursi e nelle scuole del nostro territorio sarà mantenuta la regolarità della lingua italiana, utilizzando sempre la forma ufficiale, cioè la sua forma grammaticale tradizionale, accettata e compresa da tutti. E, già che ci siamo, per favore nel mio ruolo istituzionale chiamatemi assessore e non assessora“.
La testata Genova24, come molte altre, ha scelto di utilizzare la declinazione femminile ove sia contemplato dalla lingua italiana.