Asp Cosenza: ambulanze private, revocato l’affidamento per 63 postazioni

Il Quotidiano del Sud
Asp Cosenza: ambulanze private, revocato l’affidamento per 63 postazioni

Ambulanze private: due ricorsi al Tar da parte di associazioni di volontariato spingono l’Asp di Cosenza, delegata da Azienda zero, a cancellare le procedure. Bando tutto da rifare con nuovi requisiti.

COSENZA- L’Asp di Cosenza ha revocato l’affidamento alle associazioni private e alla Croce Rossa di 63 postazioni di soccorso con ambulanza in tutta la Calabria. La decisione è arrivata dopo due ricorsi al Tar. Il primo da parte della Gospa Odv contro l’associazione di volontariato Giovanni Paolo II e il secondo presentato dalla Croce Rossa Italiana, sezione di Vibo Valentia. Per entrambi i ricorsi l’udienza nel merito al Tribunale amministrativo è prevista per il prossimo 28 maggio. Nel frattempo, però, i giudici hanno cancellato l’esclusione e obbligato l’Asp all’ammissione dell’associazione sospendendo anche la delibera di affidamento provvisoria per la postazione di Vibo Valentia.

AMBULANZE PRIVATE, REVOCA DELL’AFFIDAMENTO: LA DECISIONE DELL’ASP DI COSENZA

Ieri, la decisione in autotutela dell’Asp di Cosenza che ha revocato in toto il provvedimento di assegnazione delle postazioni. Il caso riguarda tutta al Calabria: l’Asp di Cosenza, infatti, ha deliberato la manifestazione d’interesse su delega di Azienda zero. Il bando, in altre parole, riguarda tutta la Regione. Il Tar, nel frattempo, ha chiesto all’Asp di “specificare analiticamente” i punteggi attribuiti alle varie associazioni. Stando a chi ha presentato ricorso ci sarebbero stati brogli nell’assegnazione dei punti necessari, documenti che adesso il Tar vuole visionare. Serve una nuova manifestazione d’interesse, dove l’Asp dovrà integrare i requisiti di partecipazione, obbligando le associazioni a scegliere anche una sede periferica. Il problema è che dovrà essere la struttura commissariale a disciplinare questo nuovo procedimento amministrativo.

RITIRO DEI PROVVEDIMENTI E FUTURO INCERTO

Per questo «in relazione alla mutata situazione giuridica ed alla nuova valutazione dell’interesse pubblico originario» l’Asp ha ritirato tutti i provvedimenti, a partire dall’affidamento di novembre dello scorso anno. E ora toccherà nuovamente ad Azienda zero dipanare la matassa sugli enti privati di soccorso che con questa manifestazione avevano ottenuto un una convenzione con le strutture sanitarie regionali. Ora, molto probabilmente, si andrà avanti in un regime di proroga, già applicato dai tempi più duri dell’emergenza Covid. Una proroga già allora sostanzialmente andata avanti ben oltre il tempo massimo.

Il Quotidiano del Sud.
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