Arte, a Palazzo Bonaparte fino al 2 giugno Munch-Il grido interiore

  • Postato il 10 febbraio 2025
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Arte, a Palazzo Bonaparte fino al 2 giugno Munch-Il grido interiore

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Roma, 10 feb. (askanews) – Dall’11 febbraio Palazzo Bonaparte a Roma ospita la mostra dedicata ad Edvard Munch, che sarà aperta fino al 2 giugno 2025. Si tratta di una straordinaria retrospettiva che racconta l’intero percorso di uno degli artisti più amati del mondo, con oltre cento capolavori prestati eccezionalmente dal Munch Museum di Oslo. Nelle sale di Palazzo Bonaparte si potranno ammirare, fra le altre, opere come “La morte di Marat”, “Notte stellata”, “Le ragazze sul ponte”, “Malinconia”, “Danza sulla spiaggia”, nonché una delle versioni litografiche de “L’Urlo”. Reduce dai successi milanesi, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia, che apre così i festeggiamenti per il suo venticinquesimo anniversario, e il Main partner è Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale.

Alla presentazione alla stampa la Presidente di Arthemisia Iole Siena ha affermato: “Siamo onorati ed orgogliosi di aver potuto realizzare questo grandioso progetto in collaborazione col MUNCH Museum di Oslo. Munch mancava da molti decenni in Italia e il grande successo riscosso nella prima tappa a Milano ci ha confermato quanto grande sia l’amore del pubblico verso questo artista immenso, capace di darci emozioni fortissime”.

La Prof.ssa Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, ha sottolineato: “Quest’ampia retrospettiva su Munch è il secondo, importante, progetto che vede consolidarsi negli splendidi spazi di Palazzo Bonaparte di Generali, a Roma, la collaborazione tra la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e la società Arthemisia, dopo la grande mostra su Botero che si è chiusa da poco con un eccezionale successo, oltre 200mila visitatori. La mostra su Edvard Munch rappresenta un’occasione unica per ammirare le 100 opere provenienti dal Museo Munch di Oslo. Questo nostro ambizioso progetto espositivo, che spicca per il respiro internazionale e l’indubbio valore artistico, consentirà ai visitatori di penetrare l’essenza dell’intenso percorso creativo del grande maestro norvegese dell’Espressionismo psicologico, il quale ha più efficacemente di ogni altro saputo trasferire su tela i sentimenti e le angosce connaturati nella propria anima, divenendo emblema indiscusso dei tormenti e dei drammi esistenziali. Famoso in tutto il mondo per il celebre ‘L’urlo’, è stato autore prolifico anche di opere meno crude e crepuscolari, la cui tecnica peculiare fatta di geometrie originali e un uso potente del colore ha improntato tutta la sua produzione artistica”.

Il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, mecenate e filantropo, storico Presidente della Fondazione Terzo Pilastro, ha affermato: “Pochi artisti al pari di Edvard Munch hanno saputo rappresentare, attraverso la propria opera, l’essenza degli stati d’animo umani che intendevano indagare. L’arte di Munch prende avvio dai laceranti drammi della sua vita interiore, tra cui i gravi lutti, mai superati e patiti fin dall’infanzia, e lo stato di salute precario, aprendo profondi squarci di osservazione sulla condizione di solitudine dell’uomo moderno. Una ricerca tuttavia filtrata dalle relazioni strettissime che egli intrattenne con la cultura letteraria e filosofica del tempo, tra cui il pensiero di Nietzsche e la scienza psicoanalitica di Freud. Anticipatore dell’Espressionismo, ne interpretò i temi essenziali dell’angoscia esistenziale e dell’incombere della morte, ma anche dell’interazione costante che esiste tra l’Uomo e la Natura”.

La mostra è curata da Patricia G. Berman, una delle più grandi studiose al mondo dell’artista, con la collaborazione scientifica di Costantino D’Orazio, ed è realizzata in collaborazione col Museo Munch di Oslo.

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