Arriva il primo ok del Consiglio Ue al regolamento sull'euro digitale

  • Postato il 20 dicembre 2025
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  • Di Agi.it
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Arriva il primo ok del Consiglio Ue al regolamento sull'euro digitale

AGI - Il Consiglio dell'Ue ha concordato la sua posizione sul regolamento per l'introduzione dell'euro digitale e sul regolamento volto a salvaguardare il ruolo del contante nell'Ue. Secondo la proposta, l'euro digitale deve essere disponibile online o offline e quindi utilizzabile anche senza connessione internet; consentire pagamenti e trasferimenti di denaro con un elevato grado di privacy; esistere accanto ai mezzi di pagamento privati nazionali e internazionali, come carte o applicazioni gestite da fornitori privati.

Una volta che la proposta di definizione del quadro giuridico sarà stata adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, spetterà in ultima analisi alla Banca centrale europea (BCE) decidere se emettere l'euro digitale.

Tempistiche e ruolo dell'euro digitale

La BCE ha recentemente indicato che l'euro digitale potrebbe essere operativo entro il 2029. L'euro digitale integrerebbe il contante e sarebbe a disposizione del pubblico e delle imprese per effettuare pagamenti in qualsiasi momento e ovunque nell'area dell'euro. "Essendo uno strumento autenticamente pubblico, sostenuto direttamente dalla BCE, contribuirebbe a preservare la moneta della banca centrale come principale ancora di un sistema di pagamenti ben funzionante", si legge in una nota del Consiglio dell'Ue.

Limiti di detenzione e stabilità finanziaria

Il testo approvato in Consiglio prevede limiti all'importo totale di euro digitali che possono essere detenuti contemporaneamente su conti digitali online e in portafogli digitali. I limiti saranno stabiliti dalla BCE, ma dovranno rispettare un massimale complessivo concordato dal Consiglio, che sarà rivisto almeno ogni due anni. Nella posizione approvata, questa decisione è stata presa per evitare che l'euro digitale venga utilizzato come riserva di valore e che questo abbia un impatto sulla stabilità finanziaria.

Costi e accesso ai servizi

I prestatori di servizi di pagamento non potranno addebitare ai consumatori alcun costo per determinati servizi obbligatori, come l'apertura e la chiusura di conti, l'esecuzione di transazioni di pagamento in euro digitali dal proprio conto o portafoglio, o il finanziamento e il prelievo di fondi dai propri conti o portafogli in euro digitali con denaro proveniente da altri conti di deposito presso lo stesso prestatore di servizi di pagamento. Tuttavia, alcuni servizi a valore aggiunto potrebbero essere soggetti a commissioni. Il testo definisce inoltre un quadro per garantire che i fornitori di interfacce e servizi per l'euro digitale ricevano l'accesso necessario all'hardware e al software dei produttori di dispositivi mobili, per garantire un accesso equo. La posizione del Consiglio definisce anche il quadro normativo per la remunerazione dei prestatori di servizi di pagamento.

Commissioni di interscambio e periodo transitorio

Durante un periodo transitorio di almeno cinque anni, le commissioni di interscambio e per i servizi agli esercenti saranno limitate a un livello basato sulle commissioni per mezzi di pagamento comparabili. Dopo il periodo transitorio, i massimali delle commissioni saranno stabiliti in base ai costi effettivi associati all'euro digitale.

Salvaguardia del contante e status di moneta legale

Per quanto riguarda il rafforzamento dello status di moneta legale del contante in euro, la proposta del Consiglio mira a salvaguardare l'accettazione del contante come metodo di pagamento in tutta l'area dell'euro; e garantire che le persone abbiano accesso al contante e siano libere di scegliere il loro metodo di pagamento preferito. Nella sua posizione, il Consiglio esprime la volontà di vietare di fatto la mancata accettazione di contanti da parte di commercianti al dettaglio o fornitori di servizi, con alcune eccezioni, in particolare per i pagamenti di beni o servizi acquistati a distanza, compresi quelli online e presso punti vendita non presidiati. Le aziende possono tuttavia continuare a indicare una preferenza per carte o forme di pagamento digitali.

Monitoraggio e resilienza del contante

Il mandato negoziale del Consiglio impone anche agli Stati membri dell'Ue di monitorare l'accettazione del denaro contante e di garantirne l'accesso su tutto il loro territorio sulla base di indicatori comuni e nazionali e di adottare misure correttive ove necessario. Infine, gli Stati membri sono tenuti a stabilire un piano o misure di resilienza del contante per situazioni di interruzioni diffuse e gravi della continuità dei mezzi di pagamento elettronici.

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Autore
Agi.it

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