Arriva il collegamento obbligatorio tra pos e registratori di cassa: la stretta in chiave anti evasione
- Postato il 4 novembre 2025
- Economia
- Di Il Fatto Quotidiano
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Da gennaio la lotta all’evasione si arricchirà di un nuovo strumento. Come previsto dalla legge di Bilancio per il 2025, infatti, scatterà l’obbligo di collegamento tra i registratori di cassa telematici dei negozi e strumenti di pagamento elettronico, come i pos, per le operazioni effettuate dal primo gennaio 2026. Il nuovo sistema dovrebbe consentire all’Agenzia di individuare in tempo reale incongruenze tra i flussi comunicati dai pos e quelli trasmessi dai registratori telematici. In caso di scostamenti significativi, potranno scattare controlli mirati e automatizzati, con un effetto deterrente superiore a quello delle verifiche tradizionali. La manovra ha previsto, per chi non si adegua, sanzioni da 100 a 1000 euro, con eventuale sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività. Il governo stima che la novità possa fruttare, come incassi aggiuntivi di Iva e imposte dirette, 50 milioni già l’anno prossimo che dovrebbero salire a 65 a regime.
Nei giorni scorsi l’Agenzia delle Entrate ha fornito le indicazioni per gli esercenti: il provvedimento, frutto del confronto con le associazioni di categoria, non prevede un collegamento fisico ma l’utilizzo di un servizio online ad hoc che sarà messo a disposizione in area riservata sul sito dell’Agenzia. Per effettuare il collegamento l’esercente, eventualmente tramite un intermediario, dovrà associare la matricola del registratore telematico già censito in Anagrafe Tributaria ai dati identificativi degli strumenti di pagamento elettronico di cui è titolare. La procedura mostrerà l’elenco degli strumenti di pagamento elettronico che gli operatori finanziari hanno già comunicato all’Agenzia.
Nel caso in cui la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri siano effettuate non attraverso un registratore telematico ma utilizzando la procedura web dell’Agenzia, il collegamento potrà essere realizzato all’interno della stessa procedura. Le nuove funzionalità – spiega l’Agenzia – saranno rese disponibili nei primi giorni di marzo, a partire dalla data che sarà comunicata con un avviso sul sito internet istituzionale.
Per gli strumenti di pagamento già in uso al primo gennaio 2026 o utilizzati tra l’1 e il 31 gennaio 2026 è previsto un termine di 45 giorni a partire dalla messa a disposizione del servizio online per completare la registrazione. Una volta a regime, per la prima associazione o per eventuali variazioni, la registrazione dovrà essere sempre effettuata a partire dal sesto giorno del secondo mese successivo alla data di effettiva disponibilità dello strumento di pagamento elettronico e comunque entro l’ultimo giorno lavorativo dello stesso mese.
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