Argentina, Messi alla gara d'addio in patria: un paese ai suoi piedi, le lacrime di Scaloni

  • Postato il 4 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Adrenalina, commozione, brividi, lacrime. E’ una notte speciale questa per l’Argentina. Lionel Andrés Messi Cuccittini giocherà per l’ultima volta nel suo paese con la maglietta albiceleste nella gara di qualificazioni Mondiali contro il Venezuela. Un momento che si sperava non dovesse arrivare mai, posticipato tante volte, ma ora è vero.

Vent’anni di Messi in nazionale

Forse il modo più propizio per celebrare Messi, per “goderselo” come chiedeva Scaloni ai tifosi (e anche allo stesso capitano), è vivere la partita – e quelle che verranno d’ora in poi, a prescindere dallo status – come se fosse l’ultima. Il Monumental è pronto ad applaudare le sue finte, i suoi gol, i suoi dribbling come la prima volta contro il Perù, sperando in un’altra rete come la sua prima contro il Venezuela a Maracaibo, 18 anni fa, o i tre contro la Bolivia nel 6-0 di quasi un anno fa a Núñez.

Leo in questi 20 anni ha emozionato sempre tutta l’Argentina. Come quella volta che ha messo il pallone sotto la maglia per dire al mondo che Thiaguito stava arrivando. O come quando ha segnato un gol su punizione contro l’Uruguay e ha involontariamente creato un’abitudine: quella del “coccodrillo” dietro il muro umano.

In 20 anni tanti look, dalla barba ai capelli color platino, ma sempre la stessa passione per la Nazionale, nonostante una lunga maledizione che lo vedeva mai vincente. Tre finali perse fino al 2016 e tanti ct. Quello che lo ha fatto debuttare in patria, cioè Pekerman, poi Basile, Batista, Maradona, Sabella, Martino, Sampaoli e ora Scaloni.

L’emozione di Scaloni

Già, Scaloni. Anche per lui c’è stato un brivido speciale già alla vigilia, in conferenza. Tutto fila liscio durante una conversazione di 45 minuti, molto più lunga del solito. Tuttavia, si è creata un’atmosfera di grande emozione quando il giornalista Maxi de Vita Lemos, di Radio Ciudad de Venado Tuerto (Santa Fe), gli ha chiesto se giocare al fianco di Messi e poi allenarlo fosse stata la cosa più bella della sua vita; Scaloni ha risposto: “Aver condiviso il campo con lui, passargli la palla e condividere tutto questo è stato incredibile. È emozionante aver condiviso la vittoria della Coppa del Mondo con Leo ; quello che succederà domani sarà emozionante. E se sarà davvero l’ultima, faremo in modo che giochi ancora una partita nel nostro paese . E bisogna godersela, come dico sempre”.

Poi, il giornalista che avrebbe dovuto porre la domanda successiva è scoppiato in lacrime e lo stesso Scaloni è stato vinto dall’emozione: “Sta piangendo…Non era mia intenzione”. E le lacrime hanno rigato anche il suo volto. All’inizio della conferenza stampa, in merito alla concreta possibilità che Messi giochi la sua ultima partita in patria nelle qualificazioni, Scaloni ha dichiarato: “È una partita che Leo ha già dichiarato sarà emozionante e speciale , perché se è vero che sarà la sua ultima partita in patria nelle qualificazioni , dobbiamo godercela , come dico sempre. È un piacere averlo, e speriamo che la gente che andrà allo stadio se la goda perché se la merita”.

Scatta l’ora di Nico Paz

Riguardo alla sua permanenza alla guida della nazionale argentina, Scaloni ha sottolineato: “Non escludo nulla per quanto riguarda il mio futuro. Sono molto felice qui e mi sento molto a mio agio, ma non è questo il momento di parlare del mio futuro con la nazionale”. Interpellato su Franco Mastantuono , l’allenatore ha commentato: “Lo vedo bene. Il suo club lo sta prendendo in modo positivo e lo sta supportando al Real Madrid. Potrebbe giocare domani, così come Nico Paz. Entrambi potrebbero far parte della squadra; è un’idea che ho in mente e la finalizzeremo oggi. Ma l’unico modo per definirla è vederlo in campo e tenere conto della loro età. Sono ragazzi che possono darci molto in futuro”. Infine, ha lasciato un messaggio per i tifosi che saranno al Monumental questo giovedì: “Speriamo che veniate e che vi divertiate con i giocatori”.

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