Aree inondabili, Traversi e Giordano (M5s): “Voto contrario, permette di edificare in zone a pericolosità elevata”

  • Postato il 20 giugno 2025
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Allagamenti e alluvione a Certosa

Genova.“L’assessore regionale Giampedrone pare sia entusiasta dell’approvazione del testo per l’attuazione dei Piani di bacino distrettuali, documento certamente diverso rispetto a quello irricevibile di 2 anni fa. Se il testo è migliorato rispetto a quello della stagione totiana, lo si deve all’azione di opposizione nostra sia a livello regionale che nazionale. Bene che il nuovo testo recepisca le osservazioni dell’Autorità di bacino distrettuali. Tuttavia, come cittadini, politici e tecnici siamo preoccupati perché sono purtroppo sopravvissute le aree inondabili a minor pericolosità relativa P3_0 e P2_0, in cui è possibile realizzare nuovi edificati purché questi non siano dei servizi essenziali; e purché vengano adottati “accorgimenti tecnici costruttivi” e si prevedano misure di autoprotezione. Non ci siamo. Questa vaghezza nelle definizioni ci preoccupa, perché da una parte strizza l’occhio al privato che mira a erigere nuove edificazioni e allo stesso tempo ammette che tali aree sono comunque a pericolosità elevata e dunque non è possibile edificarvi servizi essenziali come scuole o ospedali”.

Lo dichiara Roberto Traversi, deputato M5S e già sottosegretario al Mit del Conte 2. “Va anche sottolineato come il nuovo documento non tenga nella dovuta considerazione il rischio legato al “fattore somma” – aggiunge il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano -. E cioè: se in un’area già esistono edifici di vecchia costruzione e qui se ne vogliono costruire di nuovi, la valutazione andrebbe fatta sull’insieme del costruito e non solamente sul nuovo. Nel documento non se ne fa cenno e riteniamo questo sia un problema perché non permette di calcolare il fattore rischio del fattore somma. In tali aree inoltre sarebbe persino consentita la realizzazione di nuovi parcheggi a raso, che notoriamente impermeabilizzano il suolo rallentando il deflusso naturale. Il M5S Liguria per questi e altri motivi, aveva chiaramente espresso posizione contraria al documento quando è stato portato in IV Commissione lo scorso 5 giugno”.

“Preoccupa peraltro che molte delle responsabilità nella definizione delle questioni in ambito urbanistico/edilizie ricadano sugli enti comunali, che nella gran parte dei casi sono sprovvisti di adeguate strutture tecniche di supporto”, concludono.

Autore
Genova24

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