Arbitri, Rocchi dà ragione a Sarri, bacchetta Pairetto e Var e ammette: "Non saremo mai perfetti"

  • Postato il 21 dicembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Da mesi – ma meglio sarebbe dire da sempre – la sua poltrona scotta e ogni wekend che passa è un supplizio di Tantalo per Gianluca Rocchi. Il designatore è costretto sempre più spesso a intervenire in tv per fare chiarezza sugli episodi, calmare gli animi, spiegare le scelte ma anche bacchettare gli arbitri. Oltre al consueto appuntamento su Dazn con Open Var Rocchi ha parlato anche ospite della trasmissione ‘Il Sabato al 90°’ su Rai2.

La proposta di Sarri

In studio si è tornato a parlare del caos accaduto a San Siro in occasione di Milan-Lazio per il rigore prima dato e poi negato ai biancocelesti. L’arbitro Collu arrivò a fatica davanti al monitor dopo aver espulso Allegri per proteste e Marco Ianni, vice di Sarri. E fu proprio Sarri, dopo il match, a proporre lo spostamento del monitor sul lato del campo opposto a quello in cui ci sono le panchine: “Non è una considerazione sbagliata e alcuni campionati lo fanno – ha detto il designatore -, permette di togliersi da una situazione di grande criticità ma spetta alla Lega decidere”.

Uso e abuso del Var

Rocchi ha aggiunto: “Il VAR è diventato un portatore di giustizia enorme nel calcio, il problema che abbiamo oggi è che dopo 7 anni di utilizzo le aspettative sul VAR sono molto più alte. La preoccupazione che abbiamo noi arbitri, io particolarmente, è quando sento parlare di VAR come se fosse la perfezione e quello mi dispiace dirlo ma noi non siamo perfetti e non lo saremo mai. Su 100 errori che avremmo fatto prima del VAR, oggi sono 85/90. Non c’è abuso del VAR ma ci sono degli errori”

La protesta di Luca Pellegrini

Dopo il match pareggiato 0-0 dalla Lazio all’Olimpico contro la Cremonese Luca Pellegrini si era sfogato: “Sugli arbitraggi qualcosa che non torna c’è. La chiarezza in tante situazioni non la vedo, ci sono interpretazioni diverse in episodi simili”. Arriva la risposta di Rocchi: “Il suo discorso lo capisco e il nostro obiettivo è proprio quello di arrivare a un’interpretazione più coerente possibile. Quella che si chiama ‘uniformità’ però è difficile se non impossibile da raggiungere, perché arbitri e Var sono persone e ognuno di loro ha sensibilità diverse”.

Ed in questa ottica analizza la prova di Pairetto in Lazio-Cremonese, soffermandosi sul rigore negato: “Si tratta di cercare il tocco di mano perché se fosse mano è rigore, chiaramente il tocco inferiore per cui non è punibile. Secondo me lui non si accorge nemmeno del movimento di mano dell’attaccante. Noi cerchiamo di essere il più coerenti possibili sulle decisioni, è chiaro che rimanendo una decisione soggettiva c’è sempre una piccola possibilità che ci siano delle discrepanze di interpretazione”.

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Virgilio.it

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