Araneo (M5s): «Sla, un anno senza assistenza»

  • Postato il 15 dicembre 2025
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Araneo (M5s): «Sla, un anno senza assistenza»

La consigliera regionale Alessia Araneo (M5S): ««Sla, un anno senza assistenza. Il bando per il contributo prevede rendicontazione e assunzione di terzi. Famiglie in difficoltà. Un pagina non all’altezza di questa Regione»


La consigliera regionale Alessia Araneo, capogruppo M5S Basilicata, torna a sottolineare l’importanza del  tema dei malati di Sla. «Qualche ora fa sono stata raggiunta da un telefonata: una telefonata dolorosa, di quelle che intrappolano le lacrime negli occhi e ti costringono a rimettere in prospettiva tutti gli inutili affanni quotidiani», ha riferito Araneo in una nota.

IL DRAMMA DI ANTONELLA E I MALATI SLA SENZA ASSISTENZA

«Mi ha chiamata la signora Antonella e mi ha detto che “mentre si sbroglia la matassa riguardo ai famosi contributi SLA, le persone vanno via; al momento mi godo il tempo rimasto prima che tutto finisca”. Antonella – spiega Araneo – è un nome di fantasia, ma la sua storia e quella di suo marito sono più vere e disperate della realtà.

Ho conosciuto Antonella mesi fa, quando lottava per ottenere quei contributi economici che Ministero e Regione hanno sempre erogato per provare a sostenere almeno una parte delle spese legate alla malattia di suo marito: malattia che ha lentamente allettato lui e indotto moglie e figlio a costruire una nuova vita, legata alle esigenze mutate. Di lì – continua la consigliera del M5S – la trafila della sofferenza: ospedali, medici, ambulanze, trattamenti, dispositivi adeguati e un nuovo tempo scandito dalla malattia, dall’ansia e dalla paura di perdere un marito e di dover raccontare e vivere la perdita con suo figlio».

NUOVO BANDO: OBBLIGO DI RENDICONTAZIONE E ASSUNZIONE TERZI

E poi: «Antonella non ha più potuto lavorare, dedicandosi totalmente a suo marito, per cui quel benedettissimo contributo era tutto ciò su cui potevano contare. Poi arriva gennaio 2025 e cambia tutto. Dopo mesi di ritardi e sollecitazioni, pubblicano il nuovo bando per il sostegno a “pazienti gravi e gravissimi”, ma prevede rendicontazione e assunzione di terzi per fruire del contributo economico». Praticamente, a queste famiglie «già stremate» da una patologia «che arriva e si prende tutto», si chiede «di assumere personale dedicato se si vuole accedere al contributo. E tutti i familiari che nel mentre hanno lasciato il posto di lavoro o non hanno mai potuto cercarlo per dedicarsi totalmente all’assistenza? Si chiede inoltre di rendicontare il modo viene speso il contributo».

SLA, SCELTA INCOMPRENSIBILE: BUROCRATIZZAZIONE DELL’ASSISTENZA

Una scelta «incomprensibile», spiega Araneo, che, «nel tentativo di burocratizzare ogni cosa, frantuma l’umanità dell’assistenza e aggiunge ulteriori fatiche al dolore della malattia. Non si può trattare un familiare che presta assistenza ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette alla stregua di un vincitore di un bando di concorso tenuto alla rendicontazione dei soldi pubblici. Queste persone, purtroppo, non hanno vinto nulla, ma noi, di sicuro, abbiamo perso come Regione», dice ancora la consigliera M5S.

UN ANNO DI ATTESA SENZA SUPPORTI

«Insieme alla collega Verri, da inizio 2025, abbiamo chiesto audizioni, affrontato il tema in commissione, ascoltato tutti gli ambiti socio-territoriali e usato ogni strumento a nostra disposizione per dare voce a queste persone. Dicembre sta terminando e con esso un anno intero: un anno che per alcune famiglie è stato di attesa, di fiducia, di lotta. Oggi, nostro malgrado, restano delusione e rabbia».

APPELLO ALL’ASSESSORE LATRONICO: INTERVENTO URGENTE

Per Araneo «non è concepibile che in questa Regione, nel corso di un intero anno, si siano lasciate senza un euro, senza supporto e senza ascolto le famiglie più fragili, quelle che non hanno neanche il tempo di venire a manifestare perché devono scegliere tra l’assistere i propri cari verso la fine oppure no. In una Regione in cui, come ricordava un altro paziente affetto da SLA, non è normato l’accesso all’eutanasia, sembra non trovare cittadinanza neanche il diritto a vivere dignitosamente».

A «tutte queste persone, alle loro famiglie, alla loro sacra dedizione all’assistenza, al loro dignitosissimo dolore e alle associazioni che le supportano vanno  la mia vicinanza e la mia gratitudine per avermi insegnato come si sta al mondo da esseri umani. All’assessore Latronico chiedo di intervenire urgentemente e con ogni strumento per soccorrere le sofferenze di queste famiglie: ora, perché di tempo queste persone non ne hanno più», conclude Araneo.

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