Applausi e convergenze tra Meloni e Orsini all'assemblea di Confindustria

  • Postato il 18 settembre 2024
  • Di Il Foglio
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Applausi e convergenze tra Meloni e Orsini all'assemblea di Confindustria

“Condivido molti punti della relazione del presidente Orsini e condivido lo scenario”. La premier Giorgia Meloni partecipa all'assemblea annuale di Confindustria e apre il suo intervento con un ringraziamento al presidente Emanuele Orsini e all'industria in generale: “Quello italiano è un tessuto produttivo fondato sul profitto ma anche sulla capacità di creare valore, attento ai bisogni delle famiglie, dei lavoratori, di guardare allo sviluppo della nazione a 360 gradi. Credo si debba ringraziare l'impresa italiana e Confindustria, grazie per quello che le imprese hanno fatto in termini di costruzione di valori social”, ha detto citando Adriano Olivetti.

Meloni ha rivendicato i risultati che l'economia italiana sta conseguendo, anche rispetto agli altri paesi europei, dalla crescita economica all'occupazione fino all'export: "Il governo guarda al quadro economico con ottimismo, una parola che si usa poco, in particolare in Italia, dove si fa sempre allarmismo. Dobbiamo essere soddisfatti dei risultati raggiunti, soprattutto se teniamo conto del contesto in cui abbiamo operato", ha detto la premier parlando agli industriali. 

"Aumentare la produttività del lavoro è una priorità assoluta di questo governo", ha poi aggiunto, collegandosi a quanto esposto anche dal presidente Orsini nella sua relazione e invitando Confindustria a lavorare insieme.  

Uno dei punti toccati dalla premier è la manovra economica, su cui è al lavoro il governo. "La stagione dei bonus è finita, vogliamo aiutare le famiglie e in particolare quelle con figli non per una scelta etica ma per una necessità economica. Vogliamo seguire la stessa impostazione seguita finora, che mi pare qui condivisa e per questo vi ringrazio", ha detto Meloni, invitando gli industriali a un confronto: "Ho trovato molti spunti utili e condivisibili, non solo sulla manovra ma anche sulla burocrazia", ha aggiunto, raccogliendo fragorosi applausi. 

Poi la premier ha ricordato la recentissima nomina a commissario europeo del ministro Raffaele Fitto. "È un riconoscimento del lavoro dell'Italia – ha detto Meloni – ma non è il commissario del governo e l'Italia deve aiutarlo, serve il contributo di tutti", ha esortato la premier aggiungendo che il portafogli del commissario "cuba oltre mille miliardi di euro". 

 

 

L'intervento integrale di Emanuele Orsini

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Il Foglio

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