Aperta un'indagine sull'algoritmo TikTok che spingerebbe al suicidio
- Postato il 4 novembre 2025
- Estero
- Di Agi.it
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Aperta un'indagine sull'algoritmo TikTok che spingerebbe al suicidio
AGI - Le autorità francesi hanno aperto un'indagine preliminare su TikTok in seguito a una segnalazione del deputato francese Arthur Delaporte, che ha denunciato, in particolare, la "facilità di accesso" per i "minori" a un algoritmo che, a suo dire, potrebbe "portare" i più "vulnerabili al suicidio". Lo ha annunciato la procuratrice di Parigi Laure Beccuau.
L'inchiesta parlamentare su TikTok, presieduta dal deputato socialista Arthur Delaporte, ha raccomandato a settembre di vietare i social media ai minori di 15 anni e di imporre un "coprifuoco digitale" per i ragazzi dai 15 ai 18 anni, nel tentativo di arginare una pericolosa "trappola algoritmica" per i giovani.
L'indagine è stata affidata all'Unità di Criminalità Informatica (BL2C) della Prefettura di Polizia di Parigi. Le indagini si concentrano su diversi reati. Gli inquirenti sono particolarmente preoccupati per la "propaganda a favore di prodotti, oggetti o metodi raccomandati come mezzo per commettere suicidio", un reato punibile fino a tre anni di carcere e una multa di 45.000 euro. C'è anche l'accusa di "fornitura di una piattaforma online per facilitare una transazione illegale da parte di un gruppo organizzato", un reato punibile con 10 anni di carcere e una multa di 1 milione di euro. Ipotizzata anche l'accusa di "interruzione del funzionamento di un sistema di elaborazione dati automatizzato da parte di un gruppo organizzato", un reato punibile con 10 anni di reclusione e una multa di 300.000 euro.
Le indagini riguardano quindi "l'osservanza da parte di una piattaforma dell'obbligo di notificare agli utenti i presunti reati commessi tramite i suoi servizi", "il funzionamento dell'algoritmo in relazione alla sua presentazione all'utente" e "la pubblicazione di contenuti, in particolare contenuti che promuovono il suicidio", spiega Laure Beccuau in un comunicato stampa.
Analizzando la app la commissione parlamentare d'inchiesta ha scoperto "un oceano di contenuti dannosi", tra cui video che promuovono il suicidio e l'autolesionismo e l'esposizione alla violenza in tutte le sue forme, alimentati da potenti programmi di raccomandazione che intrappolano i giovani in bolle dannose.
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