Anpi Savona: “No al revisionismo storico, l’antifascismo resta il baluardo della democrazia”
- Postato il 30 aprile 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. “Restiamo preoccupati a causa del costante tentativo di revisionismo storico che il Governo Meloni sta portando avanti. Ma noi resistiamo, siamo abituati a farlo, per difendere e diffondere la nostra storia, la nostra Costituzione, la democrazia e l’antifascismo”.
Così la vice presidente reggente dell’Anpi provinciale Francesca Agostini traccia un bilancio delle celebrazioni del 25 Aprile.
“Per le celebrazioni del giorno della Liberazione, di cui quest’anno ricorrono gli 80 anni, anche nella nostra provincia abbiamo registrato una maggiore partecipazione e maggiore entusiasmo”.
“La nostra associazione ha vissuto da dicembre a questa parte momenti di difficoltà, dovuti alla scomparsa del nostro presidente Renato Zunino, ma questo ci ha spinto, tutti e tutte insieme, ad impegnarci ancora di più e mettere tutte le nostre energie nell’organizzazione della Festa del 25 Aprile (R)Esiste sulla Fortezza del Priamar, evento a cui Renato dedicava molto tempo ed attenzione, perché rappresenta una giornata promotrice dei valori dell’antifascismo, e che coinvolge tutte le associazioni democratiche ed antifasciste del nostro territorio e tantissimi giovani” aggiunge la vice presidente reggente.
“Poi, in seguito alla morte di Papa Francesco ed i giorni di lutto nazionale, c’è stato qualcuno che ci ha “concesso celebrazioni sobrie”, ma vorremmo ricordare che il 25 Aprile è Festa Nazionale e che le celebrazioni non sono concesse, ma garantite per legge, e dalla nostra Costituzione che si fonda sull’antifascismo: la risposta dei Savonesi è stata straordinaria sia nei diversi comuni, sia sul Priamar”.
E sulle preoccupazioni in merito al revisionismo storico: “Purtroppo si sono registrati nel nostro paese degli episodi che ci allarmano e che condanniamo con forza: il primo ad Ascoli Piceno dove i proprietari del panificio “L’Assalto ai forni” Lorenza Roiati e Davide Nanti sono stati identificati per aver affisso uno striscione contenente questo messaggio “25 aprile. Buono come il pane, bello come l’antifascismo” afferma Francesca Agostini.
“Ricordiamo che la nostra costituzione è antifascista, e che I antifascismo è un patrimonio collettivo del nostro paese, ed è grazie agli antifascisti che I Italia ha potuto riscattare la propria dignità dopo le atroci violenze, le negazioni e le barbare azioni portate avanti dalla dittatura fascista per venti anni”.
“A Lorenza e a Davide, va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Sostegno e solidarietà che saremo sempre pronti a dare ogni qualvolta si violino i valori fondativi del nostro Paese.
“Con la stessa fermezza condanniamo il raduno dei “nuovi camerata” a Dongo, per ricordare la cattura e la morte di Benito Mussolini, che era, sottolineiamo, impegnato nelle fuga dal nostro Paese, abbandonandolo, travestito e camuffato da tedesco. Al risuonare di “Camerata, Presente”, ci chiediamo come sia possibile che siano concessi i permessi per una manifestazione fascista. E ci schieriamo a sostegno del corteo antifascista che si è riunito dietro le camionette della polizia, dividendo di fatto la piazza in due”.
“Un altro episodio emblematico è quanto accaduto al cimitero acattolico di Roma, dove in ricorrenza del 88 anniversario della morte di Antonio Gramsci, la direttrice del cimitero ha impedito di portare alla commemorazione le bandiere rosse, fatto mai successo” conclude.