Angelina Mango: album a sorpresa e nuovo look
- Postato il 16 ottobre 2025
- Di Panorama
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Un disco a sorpresa uscito oggi senza annunci, un album cantautoriale realizzato quasi artigianalmente nella più totale riservatezza. Si intitola Caramè e viene raccontato da Angelina Mango come un album sincero, spontaneo e sperimentale allo stesso tempo.
A inquadrare il mood del nuovo disco anche la copertina che è un collage di diapositive della vita della cantautrice nel corso di quest’anno, immagini che raccontano la vita di studio, la composizione, l’amicizia, gli affetti. Insomma, un diario scritto a mano con tante storie da raccontare. Diventate canzoni. Che vengono presentate alla stampa così:
Caramé sono anche le prime parole del disco: l’incipit di una lettera intima che si trasforma in presentazione, che apre questo viaggio di sincerità e costruzione.
7up: n questa nostra società che ci vuole sempre perfetti e performanti, Angelina rivendica il diritto più semplice: quello di essere autentica.
Le scarpe slacciate: la musica diventa catarticae la malinconia di una storia finita è alleviata da una dimensione uptempo, quasi country. Nei cori, come nella vita, a circondare Angelina anche alcune delle persone a lei più care: il fratello Filippo e gli amici.
Pacco fragile è forte il desiderio di sentirsi umana, non necessariamente perfetta; torna la voglia di presentarsi sempre in maniera autentica, senza sovrastrutture.
Ioeio: Angelina si unisce la voce di Madame con la produzione di Mr. Monkey: un brano nato da una lunghissima sessione in studio senza pause, un flusso che unisce le due artiste in un dialogo che è quasi monologo in cui si affrontano e si intrecciano due parti del nostro essere per affrontare un demone interiore.
La vita va presa a morsi nasce su un divano, ed è l’incontro artistico e umano tra due fratelli: Filippo, le braccia come una cintura intorno ad Angelina, quella sensazione di casa, di protezione che tra i due fratelli è così naturale. Quando non c’è niente da spiegare.
Come un bambino è una dedica d’amore profonda ai suoi genitori. Nasce nel suo luogo d’infanzia, Lagonegro. È un regalo a un padre che non c’è più e che non ha più potuto dedicare canzoni d’amore a sua madre. E a sua madre, infatti, è rivolta questa ballad, provando a scrivere quello che avrebbe potuto dedicarle lui.
Mylove: tra le note e le parole nate in una sera a cena, guardando la sua migliore amica, raccontandole il sentimento profondo che le lega.
In Nina canta Angelina gioca con la musica, sperimenta. Nasce così un intermezzo sperimentale.
Velo sugli occhi è il manifesto dell’album, racconta del “velo” che appare sugli occhi quando perdiamo lo sguardo puro di quando si è bambini, di quando la vita era tutta da amare. Domina qui la voglia di affrontare i giorni accettando i propri difetti e le imperfezioni e “fare mille cazzate che non ho fatto ancora”.
Ci siamo persi la fine è il saluto finale a quell’amore perduto, un addio in cui c’è poco da spiegare. Racconta una mancanza, nel modo più semplice e diretto che si potesse trovare.
In tutto all’aria torna anche Filippo Mango e l’intesa assoluta con Angelina. La scrittura è all’unisono e racconta la difficoltà del passaggio verso la vita adulta, un tema complesso, duro, che i fratelli sembrano però affrontare con lo spirito di quando, da piccoli, componevano già canzoni insieme.
In bomba a mano l’emotività si rivela e con lei il desiderio di dare un senso al crollo delle proprie aspettative.
Aiaiai è un incontro magico: la penna di Calcutta si unisce a quella di Angelina che condivide la produzione con Dardust. Questa collaborazione dà vita a una canzone in cui emerge una verità non sempre facile da raggiungere: quando crollano tutte le impalcature resta solo Nina.
In Igloo torna la famiglia, le parole nascono a distanza mentre il fratello, in vacanza in Islanda, racconta di aver visto l’aurora boreale; ma la canzone necessita di un momento successivo di unione, in presenza, con le sue persone del cuore per raccontare la vita “dentro ad un igloo”.