Andria, minacce e proiettili a imprenditori: 36enne arrestato per estorsore
- Postato il 30 ottobre 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Andria, minacce e proiettili a imprenditori: 36enne arrestato per estorsore

Arrestato a Andria estorsore con minacce, proiettili e sms agli imprenditori. Un solo denunciante contro il silenzio diffuso. Un altro ha pagato 40mila euro.
ANDRIA – Avrebbe minacciato una decina di imprenditori di Andria, facendo leva sulla sua caratura criminale per imporre richieste estorsive. Con l’avviso “Mettiti in regola”, affidato a SMS e, in alcuni casi, a lettere accompagnate da proiettili calibro 7×65, l’uomo aveva intimidito titolari di aziende attive nei settori del commercio di ortofrutta e dei trasporti. I Carabinieri hanno identificato il presunto autore e gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare direttamente in carcere. Si tratta di Oscar Davide Pesce, 36 anni di Andria, accusato di minacce ed estorsione.
Andria minacce imprenditori: arrestato il 36enne grazie al Coraggio Della Denuncia Contro Il Silenzio,
Nonostante l’ampio raggio delle minacce, solo una delle vittime ha trovato il coraggio di denunciare. “Le altre — spiegano i militari — hanno scelto il silenzio”. Le indagini, coordinate dalla DDA di Bari, hanno ricostruito come l’indagato, tra giugno e agosto di due anni fa, avesse minacciato “a tappeto gli imprenditori della città”. Uno degli imprenditori minacciati avrebbe ceduto alle richieste estorsive, pagando 40mila euro a Pesce.
Intimidazioni Con Bombe Carta E Ritrovamento Delle Lettere
In un’occasione, un imprenditore del settore dei trasporti sarebbe stato intimidito con l’esplosione di una bomba carta sistemata davanti al portone di una palazzina di sua proprietà. Alla deflagrazione seguì un SMS intimidatorio inviato dal 36enne tramite un telefono intestato a un cittadino straniero. Durante gli accertamenti investigativi, i militari hanno intercettato nel centro meccanizzato postale di Modugno (Bari) tre diverse lettere indirizzate a imprenditori andriesi. All’interno era presente una cartuccia 7×65 e un foglio manoscritto con lo stesso invito a “mettersi in regola”. I Carabinieri evidenziano che “anche in questo caso l’indagine consentiva di registrare l’inoltro di sms estorsivi, perfettamente sovrapponibili nei contenuti, ai danni dei destinatari delle lettere”. L’Arma sottolinea, infine, che “il silenzio favorisce l’azione delle organizzazioni criminali mentre la denuncia costituisce l’unico strumento per garantire la tutela delle vittime e la difesa del tessuto economico e sociale del territorio”.
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Andria, minacce e proiettili a imprenditori: 36enne arrestato per estorsore