Andrea Sempio si gioca il jolly in aula: "I 20 oggetti"

  • Postato il 18 dicembre 2025
  • Italia
  • Di Libero Quotidiano
  • 3 Visualizzazioni
Andrea Sempio si gioca il jolly in aula: "I 20 oggetti"

Diciotto anni dopo il delitto di Chiara Poggi, l’Italia si ritrova di nuovo lì, dove tutto sembrava chiuso per sempre: un’aula di tribunale, perizie contrastanti e soprattutto un DNA sotto accusa, quello del nuovo indagato Andrea Sempio. La nuova puntata del giallo che ha sconvolto il Paese ha portato in luce un dettaglio destinato a far tremare ancora una volta la scena giudiziaria: tracce genetiche compatibili con Sempio sono state rilevate sulle unghie della vittima. 

E qui scatta il colpo di scena: la difesa di Sempio, oggi indagato per omicidio in concorso, non ci sta e risponde colpo su colpo: “La perizia sul DNA non ha attendibilità scientifica”, accusano gli avvocati, elencando addirittura una lista di 20 oggetti – dalla tastiera del pc di casa al telecomando – come possibili veicoli di una contaminazione accidentale. Nel frattempo, sul banco degli imputati mediatici finisce ancora una volta la scienza forense: sì, il DNA è “compatibile”, dicono gli esperti, ma… “non è possibile stabilire con rigore scientifico se provenga da un contatto diretto o mediato, o quando sia stato depositato”.

 

[[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45459410]]

Tradotto: le prove che dovevano inchiodare Sempio rischiano di essere un castello di carte. La Procura di Pavia insiste, mentre dall’altra parte si contesta ogni passaggio metodologico come “non consolidato” e “privo di valore scientifico”. Un affare mediatico che, inevitabilmente, scatena le tifoserie: chi grida alla “svolta”, chi parla di nuovo depistaggio, chi si chiede se davvero quella perizia potrà mai reggere in tribunale.

 

[[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45469623]]

L’incidente probatorio di oggi aprirà una nuova finestra. Ma una cosa è certa: Garlasco non è finita. Nel Palazzo di giustizia di Pavia, la giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli detterà i tempi del confronto fra i periti e i consulenti delle parti. In gioco le impronte rilevate nella villa di Via Pascoli e le tracce conservate su alcuni oggetti ritrovati nella spazzatura, compreso il famoso Estathé di Stasi; oltre a questo, anche il materiale genetico trovato sulle unghie di Chiara. In base a ciò si deciderà se andare al dibattimento o proseguire le indagini. E una cosa è certa: Garlasco non è finita.

Continua a leggere...

Autore
Libero Quotidiano

Potrebbero anche piacerti