Andrea Sempio a “Dentro la Notizia”: “L’ansia è diventata la norma”. E spunta la foto di una donna sulla scena del crimine. La ricostruzione di “Ore 14 Sera”

  • Postato il 21 novembre 2025
  • Crime
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Come sto vivendo questa fase? Ormai l’ansia è diventata la norma. Non si può fare altro, si va avanti e basta”. Così Andrea Sempio, il 37enne accusato dalla Procura di Pavia dell’omicidio di Chiara Poggi, descrive il momento che sta attraversando in un’intervista esclusiva a “Dentro la Notizia”, il programma condotto da Gianluigi Nuzzi su Canale 5.

Le parole di Sempio a “Dentro la Notizia”

L’uomo, che al momento è l’unico indagato nel nuovo filone investigativo aperto dalla Procura pavese sul caso Garlasco, ha spiegato alla trasmissione Mediaset che, con l’aiuto dei suoi avvocati, sta cercando di “ricostruire un po’ com’era la casa dei Poggi ai tempi”. L’obiettivo, dice, sarebbe quello di capire quali fossero “i punti in comune con Chiara” nella sua abituale frequentazione della villetta Poggi: “Se c’erano dei punti di contatto tra me e lei proprio nell’uso quotidiano, nel vivere la casa. Noi stiamo cercando di vedere la situazione in maniera molto critica. Non è tanto un lavoro per trovare punti a mio favore, ma è cercare proprio i ‘punti’ contro di me. Devo dire che stiamo facendo un lavoro decisamente approfondito, alle volte anche troppo, però comunque, l’impressione è positiva”.

Nel corso dell’intervista, inoltre, il 37enne di Garlasco ha anche parlato del secondo filone investigativo, quello aperto dalla Procura di Brescia sul padre Giuseppe Sempio e sull’ex procuratore aggiunto Mario Venditti per presunta corruzione in atti giudiziari: “Ma al momento in quel filone io di per sé non sono coinvolto, quindi, per adesso, sono uno spettatore – ha spiegato Andrea Sempio -. Diciamo che, avendo vissuto quei momenti, certe cose le conosco e quindi attendo gli sviluppi e di vedere cosa verrà fuori. Francamente ho una visione molto positiva anche su quest’altra indagine. Per il resto devo solo attendere. Sono tranquillo”.

Secondo le parole di Sempio, a pesare è anche l’impatto mediatico che le nuove indagini della Procura di Pavia stanno generando. Un’esposizione che, a suo dire, lo avrebbe portato a sentirsi in qualche modo “perseguitato” da un “certo accanimento” nei suoi confronti: “Come la sto vivendo? Va a momenti, cioè da quando è iniziato tutto c’è un livello di ansia che ormai è costante, che è diventato la norma. Va dal poco al tanto ansioso. Non si può fare altro, si va avanti e basta”.

Parole che si intrecciano con quanto Sempio aveva già rivelato a Bruno Vespa, alcuni giorni prima, nell’intervista concessa a “5 minuti” su Rai 1: “Ormai è una cosa che periodicamente ricapita, ci ricadi dentro e tutto, quindi sì, capisco che un certo accanimento c’è, spero in buona fede”, ha raccontato. Il 37enne ha poi spiegato come l’indagine abbia stravolto la sua quotidianità: “Io al momento non ho una vita. Sono tornato a vivere nella cameretta in cui stavo una volta e a quasi 40 anni sono chiuso lì, non posso far niente, è come essere ai domiciliari”, ha aggiunto.

Il mistero della “donna con una borsa” nella villetta Poggi: la rivelazione di “Ore 14 Sera”

Intanto, continuano ad emergere presunti colpi di scena sul caso. In una fotografia scattata dagli investigatori nella villetta della famiglia Poggi comparirebbe infatti una misteriosa persona con una borsa, rimasta finora non identificata. È il quesito sollevato da “Ore 14 Sera”, nella puntata andata in onda giovedì 20 novembre su Rai 2, dove il conduttore Milo Infante ha provato a ricostruire chi fosse entrato nella casa di Chiara in quel 13 agosto 2007: “Almeno 14, solo tra i Carabinieri, sono le persone entrate nella casa di Chiara Poggi a partire dalle 14”, ricostruisce il servizio della trasmissione Rai. Secondo l’ex comandante della stazione dei Carabinieri di Garlasco, Francesco Marchetto, però, non tutti i presenti avrebbero avuto un ruolo utile alle indagini: “Quando sono entrato ho visto persone che secondo me poco avevano a che fare con la scena del crimine, forse erano solo curiosi”, ha rivelato.

E il mistero si infittisce davanti a una delle fotografie scattate poche ore dopo il delitto, in cui sembra comparire una figura che nessuno dei presenti, a distanza di anni, sarebbe riuscito a identificare. Nell’immagine, scattata alle ore 15:07, si intravede una persona, forse una donna, che indossa abiti casual: quella che sembra essere una gonna, una maglia a righe orizzontali e una borsetta. “Sembra una civile, l’ho sempre notato e ho sempre pensato: ‘chissà chi è?’”, aveva osservato l’avvocata di Alberto Stasi, Giada Bocellari, ospite il 13 novembre a “Ore 14 Sera”.

Un interrogativo a cui, per ora, nessuno sembra essere in grado di dare una risposta. Nemmeno l’ex comandante Marchetto, secondo cui l’unica donna “titolata a entrare era la PM, la dottoressa Muscio”. Sul punto è intervenuto anche l’altro avvocato di Stasi, Antonio De Rensis, che ha sollevato due nodi ancora irrisolti: “Dove sono le impronte di questa signora? Perché chi ha scattato la foto, che chiaramente la vede, non l’ha allontanata dalla casa?”. Domande che, al momento, non hanno ancora una risposta.

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