“Andiamo avanti”, ma verso dove? Finanziamenti agricoli annunciati e mai arrivati

Il Quotidiano del Sud
“Andiamo avanti”, ma verso dove? Finanziamenti agricoli annunciati e mai arrivati

“Andiamo avanti” è lo slogan della comunicazione istituzionale sul comparto agricolo calabrese ma i finanziamenti agricoli non arrivano

Dal 2021 ad oggi, chi segue la comunicazione istituzionale sul comparto agricolo calabrese si imbatte spesso nello stesso slogan: “andiamo avanti”. Un’espressione ripetuta sui social, nei comunicati e negli interventi pubblici dell’assessore regionale all’Agricoltura, a indicare una Regione che procede spedita, che sostiene le aziende e che investe sul futuro.

Ma la domanda, legittima, che molti imprenditori agricoli si pongono è semplice: andiamo avanti rispetto a cosa, se tanti finanziamenti annunciati restano ancora fermi?
La distanza tra la narrazione politica e la realtà vissuta quotidianamente dalle aziende agricole è sempre più evidente. A fronte di annunci continui, molti contributi risultano non erogati, parzialmente liquidati o bloccati da anni, nonostante domande ammesse e risorse formalmente stanziate.

I finanziamenti che restano in attesa

Le segnalazioni che arrivano dalle aziende agricole, dai CAA e dalle organizzazioni di categoria raccontano una situazione complessa, che riguarda diverse misure, soprattutto dal 2021 in poi.
In particolare, risultano ancora critiche molte misure del Programma di Sviluppo Rurale Calabria 2014–2020, trascinate negli anni successivi:

• Misura 4.1 – Investimenti nelle aziende agricole
• Misura 4.2 – Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli
• Misura 6.1 – Primo insediamento dei giovani agricoltori
• Misura 6.4 – Diversificazione delle attività agricole

In numerosi casi le aziende sono state dichiarate ammesse e finanziate, ma attendono ancora:

• il saldo finale
• la chiusura delle istruttorie
• l’esito definitivo dei controlli amministrativi.

Un’attesa che stride con l’idea di un sistema che “va avanti”.

Indennità compensative e Domanda Unica

Ulteriori criticità emergono sulla Misura 13 – Indennità compensative per le zone montane e svantaggiate, con pagamenti effettuati a tranche e non sempre conclusi per tutte le annualità.
A questo si aggiunge il tema della Domanda Unica PAC per le annualità 2021, 2022 e 2023. Dagli elenchi ufficiali dell’organismo pagatore regionale ARCEA risultano ancora domande classificate come “non andate a buon fine”, una definizione amministrativa che indica contributi autorizzati ma non liquidati per anomalie tecniche o procedurali. In pratica, mentre lo slogan continua a ripetere “andiamo avanti”, molte pratiche restano ferme.

La nuova PAC e le promesse non mantenute

Anche l’avvio della nuova programmazione PSP 2023–2027 era stato presentato come una svolta. Tuttavia, molte aziende agricole segnalano che i pagamenti sono ancora parziali o non avviati, in particolare per le misure agroambientali e per alcuni interventi strutturali.
Ancora una volta, l’impressione è che la comunicazione viaggi più veloce dell’amministrazione.
Conclusioni
Come cittadina e come presidente di un’associazione che promuove il valore delle produzioni calabresi, ritengo che l’agricoltura non abbia bisogno di slogan, ma di:

• tempi certi,
• procedure chiare,
• pagamenti puntuali.

“Andiamo avanti” può essere una frase efficace, ma rischia di diventare vuota se non è accompagnata da fatti concreti. Perché mentre gli annunci vanno avanti, le aziende agricole restano ferme, costrette ad anticipare investimenti, a fare i conti con i rincari e a programmare il futuro senza certezze. E senza certezze, nessun settore può davvero andare avanti.

Katia Oliva
Cittadina pensante
Presidente dell’associazione “Fatto in Calabria”

Il Quotidiano del Sud.
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