Anche Roma ha la sua Rambla, e si trova a Pietralata
- Postato il 1 luglio 2025
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- Di SiViaggia.it
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Nel cuore del Municipio IV, Roma scopre una nuova anima urbana: la Rambla di Pietralata, un ampio spazio pubblico completamente riqualificato che richiama, nel nome e nello spirito, la celebre passeggiata di Barcellona. Estesa su 17.000 metri quadrati e dominata dal verde, questa nuova area rappresenta un modello di mobilità sostenibile, inclusione sociale e valorizzazione ambientale.
Un progetto di rigenerazione urbana tra verde, cultura e mobilità dolce
La nuova Rambla di Pietralata è frutto di un articolato intervento di riqualificazione urbana incluso nel Contratto di valorizzazione urbana siglato nel 2015 tra Roma Capitale e il MIT. Con un investimento complessivo di 5 milioni di euro, il progetto ha trasformato una zona marginale in un punto di riferimento per il quartiere, favorendo socialità, benessere e attività all’aperto.
La Rambla si divide in due ambiti principali:
- la Piazza: uno spazio urbano su più livelli, pavimentato e arricchito con scalinate, rampe, una fontana, percorsi pedonali e aree verdi,
- il Giardino Ciclopedonale: un corridoio verde lungo via delle Cave di Pietralata, progettato per la mobilità dolce e le attività sportive.
Una piazza inclusiva per la comunità
Collocata a ovest delle Cave di Pietralata, la nuova piazza rappresenta il cuore pulsante della Rambla. Grazie al suo design accessibile e alla varietà di elementi architettonici – come pensiline, scalinate, fontane e aree alberate – questa area favorisce la fruizione collettiva e valorizza il paesaggio urbano, offrendo un luogo d’incontro moderno e accogliente.
Il giardino ciclopedonale: sostenibilità e benessere
Il secondo ambito del progetto è dedicato alla mobilità sostenibile e al tempo libero. Il giardino ciclopedonale parallelo a via delle Cave di Pietralata – fino al polo universitario e al nuovo mercato di via Benedetti – integra percorsi per biciclette e pedoni, siepi aromatiche, alberature e aree verdi attrezzate. Un vero polmone verde della capitale pensato per il movimento e il relax.

Un esempio concreto di sostenibilità ambientale
Grande attenzione è stata data all’impatto ambientale: le pavimentazioni, tranne quelle della piazza e dei marciapiedi, sono state fatte in calcestruzzo colorato drenante e favoriscono l’assorbimento dell’acqua, mentre il sistema di irrigazione sfrutta l’acqua di ricircolo raccolta in vasche sotterranee. L’obiettivo è chiaro: limitare il consumo di risorse e promuovere un equilibrio tra intervento urbano e natura.
Un viaggio nella storia: i reperti archeologici emersi
Durante i lavori sono emersi reperti archeologici di grande valore storico, che hanno reso necessarie modifiche al progetto originale per garantirne la tutela. Gli scavi hanno riportato alla luce:
- murature e un pozzo di una villa rustica romana,
- 13 tombe di epoca tardoantica.
Cinque epoche in un solo sito: un’eredità archeologica unica
Le indagini archeologiche condotte in collaborazione con la Soprintendenza hanno individuato cinque periodi storici distinti, che testimoniano l’evoluzione dell’area nel tempo:
- età repubblicana: cava sotterranea a camere per l’estrazione del tufo,
- età augustea – piena età imperiale: costruzione e sviluppo di una villa agricola con canalizzazioni e pozzo,
- epoca tardoantica: necropoli con 13 tombe a fossa e sepolture particolari,
- periodo IV: abbandono dell’area,
- epoca contemporanea: uso agricolo e demolizione di strutture antiche.
La nuova Rambla di Pietralata, quindi, non è solo un esempio virtuoso di riqualificazione urbana, ma anche un ponte tra passato e futuro, dove la storia antica incontra le esigenze moderne di vivibilità e sostenibilità.