Anche l’Indonesia verso Mosca, Occidente a rischio sorpasso nel Sud globale. Ecco perché

  • Postato il 27 giugno 2025
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Il Presidente russo Vladimir Putin e l’omologo indonesiano Prabowo Subianto hanno siglato, durante la visita effettuata da Subianto a San Pietroburgo, un accordo per la creazione di una partnership strategica tra i due Stati. Putin, come riportato dalla Deutsche Welle, ha definito l’Indonesia come “uno dei partner strategici” della Russia nella regione dell’Asia-Pacifico ed ha aggiunto di ritenere che Giacarta fornirà un contributo importante al gruppo BRICS, l’alleanza globale che vede la partecipazione, tra gli altri, di Brasile, Russia, Cina, India e Sudafrica, di cui l’Indonesia è diventata nuovo membro all’inizio del 2025. L’organizzazione intergovernativa ha obiettivi geostrategici di ampia portata, la cui azione è stata minata in passato dai contrasti tra i Paesi membri, e mira a ridisegnare gli equilibri economici a livello mondiale. L’adesione dell’Indonesia, uno dei pesi massimi del continente asiatico in termini di popolazione, potenziale economico e capacità militari, rappresenta una buona notizia per Mosca ma rischia di essere ignorata in Occidente.

La Russia sta consolidando la propria presa strategica sul Sud globale, dalla regione del Sahel in Africa all’Asia Meridionale, senza che Stati Uniti ed Unione Europea siano riusciti ad implementare un’efficace strategia di contrasto. L’Indonesia persegue una politica estera di non-allineamento che punta a stabilire relazioni cordiali con tutti i Paesi del mondo e a non aderire ad alcuna alleanza militare, ma la diplomazia aggressiva del Presidente americano Donald Trump in materia di dazi rischia di allontanare Giacarta e Washington. Le Forze Armate indonesiane hanno inoltre condotto, lo scorso novembre, esercitazioni navali congiunte con quelle russe e, più di recente, Subianto ha preferito incontrare Putin piuttosto che prendere parte al G7 in Canada. Gli scambi commerciali tra Russia e Indonesia sono cresciuti dell’80 per cento negli ultimi cinque anni e Giacarta è diventata uno dei primi tre partner di Mosca tra gli Stati membri dell’Asean, organizzazione regionale che riveste un ruolo di primo piano in Asia.

Russia e l’Indonesia stanno valutando di avviare progetti congiunti nel settore dell’energia rinnovabile, nello sviluppo di giacimenti di idrocarburi e nell’ambito del nucleare. L’Indonesia e l’Unione Economica Eurasiatica, un’organizzazione internazionale che vede la partecipazione di diverse nazioni ex-sovietiche ma dominata da Mosca, potrebbero inoltre siglare un accordo per la creazione di un’area di libero scambio. Gli indonesiani, come evidenziato da un sondaggio del Pew Research Center nel 2023, non hanno una percezione negativa della Russia ed appena il 6 per cento dei cittadini della nazione asiatica, come riportato dal portale dell’ABC, aveva un’opinione “molto negativa” nei confronti di Mosca. I dazi al 32 per cento sui beni indonesiani fissati da Trump e i tagli ai finanziamenti da parte di Europa e Stati Uniti rischiano poi di affossare la percezione positiva nei confronti dell’Occidente e rafforzare quella della Russia. L’Indonesia, come riportato dall’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), potrebbe essere interessata a coltivare buoni rapporti con Mosca per bilanciare la presenza della Cina sul proprio mercato interno e nel Mar Cinese Meridionale, dove esistono contenziosi per il possesso di alcune isole tra Giacarta, Manila, Hanoi e Pechino.

L’Indonesia continua ad intrattenere relazioni bilaterali discrete con gli Stati Uniti, con cui conduce esercitazioni militari annuali insieme ad altri alleati e la presenza, all’interno dell’amministrazione Subianto, di molti uomini fedeli all’ex Presidente Joko Widodo garantisce che Giacarta perseguirà una linea neutrale in politica estera. Widodo, Presidente dell’Indonesia tra il 2014 ed il 2024, aveva forgiato una Cooperazione Strategica Comprensiva con Washington nel 2023 e ha giocato un ruolo di primo piano nell’elezione di Subianto alle consultazioni presidenziali del 2024. Secondo Susannah Patton, a capo del South East Asian Program del Lowy Institute e sentita dall’ABC, “la decisione di aderire al BRICS non è stata presa per allinearsi a Cina e Russia perché all’interno dei BRICS c’è una grande varietà di Paesi” e l’Indonesia, come India e Brasile, è non allineata ma non anti-occidentale. Washington e Bruxelles hanno, dunque, ancora margini di manovra per sottrarre Giacarta all’abbraccio sempre più stretto di Mosca ma, in assenza di una svolta decisa, è possibile che il quadro geopolitico dell’Asia Sud-Orientale possa subire forti mutamenti.

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