Anche la Juventus di Spalletti pareggia (e boccia il mercato di Comolli)
- Postato il 22 novembre 2025
- Di Panorama
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La Juventus di Spalletti non è ancora bella e, soprattutto, non balla. Quello rimediato a Firenze è stato il terzo pareggio nelle prime quattro panchine dell’uomo chiamato per sostituire Tudor. Al quale, va ricordato, erano state rinfacciate le troppe sfide concluse con una ‘x’ oltre al gioco poco brillante che nemmeno l’avvento dell’ex ct della nazionale e dell’architetto del Napoli del terzo scudetto è riuscito ancora a migliorare.
Peggio della prestazione dei bianconeri, a lungo piatti e senza inventiva contro una Fiorentina spaventatissima dalla situazione in classifica, c’è stato solo il pubblico viola con il suo corredo di insulti razzisti contro Vlahovic che ha costretto l’arbitro Doveri a usare due dei tre step del protocollo anti razzismo col rischio di dover rimandare a casa tutti. Doveri finito nel mirino della critica insieme al Var Guida per il rigore prima dato e poi tolto a Vlahovic: chiamata al limite del protocolloe sulla quale ognuno può esprimere la propria opinione.
Juventus, anche con Spalletti troppi pareggi
In ogni caso, questione arbitrale a parte, la Juventus continua a viaggiare con il freno a mano tirato ed è un lusso che non può più concedersi. E’ vero che siamo a novembre, ma la classifica in campionato comincia a scavare un solco significativo con la zona alta, che significa lotta scudetto ma anche presenza senza patemi nel lotto degli iscrivendi alla prossima Champions League. E in Europa il margine è, se possibile, ancora meno visto che nel gelo di Bodo i bianconeri avranno la sola vittoria a disposizione per non compromettere la rincorsa alla seconda fase della Champions League e a occhio servirà qualcosa di meglio di quanto messo in mostra al Franchi.
Le scelte di Spalletti bocciano il mercato di Comolli
C’è, però, un aspetto ulteriore sul quale sarà bene accendere un faro. Anche contro la Fiorentina, così come con Torino e Sporting Lisbona, Spalletti ha scelto di tenere in panchina tutto il mercato estivo di Comolli. Solo nella serata del debutto a Cremona aveva schierato dall’inizio Openda con Vlahovic, poi più nulla. Il serbo ha messo insieme nella gestione spallettiana 320 minuti contro i 73 di Openda e i 36 di David, entranti a Firenze a partita praticamente conclusa. Stessa sorte o quasi per Zeghrova e Joao Mario.
E’ vero che il compito del tecnico è far fare risultati alla Juventus, ma è evidente che la questione prima o poi diventerà dirimente. Va ricordato che durante la sosta Comolli ha spiegato in profondità la sua filosofia e lo ha fatto, a proposito delle scelte tecniche e del rapporto con il suo allenatore, dicendo così: “Io nel colloquio dico: ‘Noi lavoriamo così, questi sono i nostri processi, i dati guidano la scelta dei giocatori, i calci piazzati, la prevenzione degli infortuni e molto altro. Se le va bene è così, altrimenti ci stringiamo la mano e ci salutiamo’”. In linea di massima dovrebbe valere anche per Spalletti.