Anche Cosso dice no alla mini-funivia della giunta Salis: “Territorio con fragilità incredibile”
- Postato il 30 agosto 2025
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- Di Genova24
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Genova. Dalla maggioranza di centrosinistra arriva un altro no all’ipotesi di una mini-funivia tra Granarolo e Forte Begato. È quello di Simona Cosso, presidente del Municipio Centro Est e coordinatrice genovese di Sinistra Italiana. Un altolà che fa il paio con quello espresso sull’altro dossier bollente in zona, quello dell’isola ecologica di via Bartolomeo Bianco: “Siamo contrari a entrambi. Non solo erano argomenti della campagna elettorale, ma da anni siamo al fianco dei residenti in tutte le manifestazioni”.
La funivia in formato ridotto, avversata fin dal principio dai comitati, è l’ipotesi allo studio della giunta Salis per uscire dall’impasse. L’opera, infatti, è già appaltata con un progetto che prevede il sorvolo sul Lagaccio. L’amministrazione vorrebbe evitare sia le penali contrattuali sia il rischio di un procedimento della Corte dei conti, paventato in particolare dall’assessore Massimo Ferrante dopo il confronto con l’avvocatura di Tursi.
Funivia, Cosso: “Territorio con fragilità idrogeologica incredibile, questo ci preoccupa”
Eppure il progetto alternativo non riguarderebbe più né il Lagaccio né altri quartieri del Centro Est. Perché allora dirsi contrari? “Benissimo, non ci saranno piloni e non ci sarà un impianto sui palazzi, ma comunque una funivia che parta da Granarolo e arrivi a forti insisterebbe su un territorio con una fragilità idrogeologica incredibile e questo ci preoccupa”, sottolinea Cosso.
Il tema sarà al centro della riunione di maggioranza, che nel frattempo è stata anticipata a oggi pomeriggio. Tra i contrari, insieme a gran parte del Movimento 5 Stelle, c’è pure Michele Colnaghi, il presidente del vicino Municipio Centro Ovest di cui fa parte Granarolo: le ragioni le ha spiegate ieri in un’intervista a Genova24.
“Vogliamo capire davvero quanto sarebbe utile questo collegamento, quale sarebbe l’impatto ambientale – mette in chiaro Cosso – e poi la parte tecnica: a che punto è l’iter? Come ottemperare a tutte le prescrizioni? Che grado di vincolo hanno questi contratti? Questi 40 milioni possono essere allocati sulla ristrutturazione dei forti o hanno un vincolo sulla funivia? Sono tutti passaggi che hanno bisogno di un approfondimento”.
Sullo spettro del danno erariale, poi, Cosso aggiunge una riflessione: “Bisogna capire esattamente cosa vuol dire. Se avremo un’opera inutile non sarà uno svantaggio per la finanza pubblica? I costi di manutenzione potrebbero essere molto alti, abbiamo bisogno di investire su altro”. E sulle penali: “Sapevamo che erano sul tavolo fin dalla campagna elettorale. Fino a che punto vogliamo spingerci?”. Sulla proposta del Pd di dirottare i fondi sulla funicolare di Erzelli (presentata da Vittoria Canessa Cerchi ma rilanciata anche dal segretario metropolitano Simone D’Angelo) prevale lo scetticismo, condiviso peraltro dalla sindaca Salis.
Isola ecologica al Lagaccio, anche il Municipio sulle barricate: “Stop al secondo lotto”
Ma nel vertice con tutte le forze della coalizione si parlerà anche dell’isola ecologica del Lagaccio, altro dossier ereditato dalla giunta Bucci-Piciocchi con la ferma contrarietà dei comitati di quartiere. Appena elette le assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Francesca Coppola e Silvia Pericu avevano partecipato a un’affollata assemblea pubblica nel quartiere e avevano spiegato che il progetto non si sarebbe potuto fermare, a questo stato di avanzamento. “Non prendiamo in giro i cittadini”. Il Coordinamento delle Associazioni Oregina-Lagaccio, però, non ha alcuna intenzione di arrendersi.