Amt, il centrodestra: “Salis grida alla crisi d’impresa senza numeri ufficiali e intraprende una strada di carattere liquidatorio”

  • Postato il 2 ottobre 2025
  • Altre News
  • Di Genova24
  • 4 Visualizzazioni
amt genova

Genova. Il centrodestra al contrattacco sulla “operazione verità” portata avanti dalla sindaca di Genova Silvia Salis insieme alla nuova governance di Amt sulla delicata situazione economico-finanziaria dell’azienda di trasporto pubblico.

A Salis che ha parlato della “perdita più grande nella storia di Amt”, la minoranza in consiglio, in primis l’ex vicesindaco e assessore al Bilancio Pietro Piciocchi (oggi capogruppo di Vince Genova), rispondono “ci riserviamo di contestare nelle sedi competenti i numeri di bilancio oggi comunicati che sarebbero per lo più il frutto della svalutazione, da parte di una società di consulenza, di poste attive di precedenti bilanci e della mancata considerazione di ricavi”.

“Salis stupisce sempre – si legge in una nota dei vari gruppi di opposizione, Vince Genova, Noi Moderati, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia – come è possibile gridare alla crisi di impresa sulla base di numeri non ufficiali, aleatori e non certificati? Come può un sindaco fare accuse di tale portata, senza basarsi sui bilanci ufficiali della società? O si prende atto che alla Salis sia concesso dire qualsiasi cosa, pur di far notizia e gettare discredito, oppure ci comportiamo da amministratori adulti e richiamiamo la sindaca a tutte le sue responsabilità, gestionali, comunicative e legali”.

La minoranza in consiglio comunale esprime “forte preoccupazione e netta contrarietà rispetto alle dichiarazioni in conferenza stampa, rileviamo come i numeri forniti siano del tutto aleatori e soprattutto come non abbiano ricevuto alcun placet né dalla società di revisione Deloitte né dal collegio sindacale”. Il riferimento è al fatto che le cifre fornite, non ancora definitive, siano relative a una due diligence portata avanti dalla società internazionale di revisione PricewaterhouseCoopers, affidataria dello studio da parte di Amt.

Poi l’accusa: “Riteniamo che, avendo la giunta comunale deciso di azzerare il patrimonio netto e di aderire alla procedura di composizione negoziata della crisi, Amt abbia imboccato di fatto una strada di carattere liquidatorio difficilmente compatibile con la salvaguardia dell’affidamento in house, considerata pienamente legittima dalla sentenza del consiglio di stato di febbraio 2024 e assecondando di fatto l’intento di Anac che è quello di portare a gara il sistema genovese del Tpl”.

Oggi durante la conferenza stampa, il presidente di Amt Federico Berruti, la sindaca e il vicesindaco Terrile hanno ribadito che la composizione negoziata della crisi non è una procedura liquidatoria o fallimentare e che “la nostra volontà resta quella di mantenere Amt pubblica e di mantenere le gestione del servizio in house”.

“Per effetto di questa scelta sciagurata, oggi si aprono scenari di grande preoccupazione sia per i lavoratori che per gli utenti del servizio – sottolinea la minoranza – contestiamo inoltre l’annunciata revoca della attuale politica tariffaria con le fasce di gratuità per under 14 e over 70, di metropolitana e trasporto verticale, premiata peraltro dal ministero dell’Ambiente con una consistente copertura finanziaria, una nuova stangata che fa il paio con quella dell’Imu voluta dalla giunta nello scorso mese di luglio”.

Sempre sulla revisione del sistema tariffario, la giunta comunale e Amt hanno dichiarato che dopo il 18 ottobre saranno annunciate le modifiche che non escluderanno a priori le gratuità e le agevolazioni ma introdurranno criteri legati al reddito degli utenti.

Il centrodestra contesta anche la decisione della giunta di proporre un accantonamento da 8 milioni circa per aumentare il contratto di servizio, in quanto socio, in caso dovesse essere necessario per ripianare il buco in bilancio. “Manifestiamo grandissima preoccupazione per il fatto che, in base ai principi contabili, dovrà essere il Comune di Genova a coprire la perdita di Amt con risorse che non ci risultano disponibili se non azzerando tutte le attività dell’ente – conclude la nota dei gruppi di minoranza – in conclusione, la gestione del dossier Amt da parte della giunta si è rivelata finora del tutto disastrosa, generando soltanto confusione e allarme in un contesto dove l’unica certezza è data dall’aumento del costo del servizio a carico degli utenti e dalla moltiplicazione delle consulenze”.

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti