Amt, addio metropolitana e ascensori gratis: dopo quattro anni i genovesi tornano a pagare

  • Postato il 1 novembre 2025
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  • Di Genova24
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metropolitana ascensore castelletto

Genova. Da oggi, 1° novembre, i residenti genovesi non potranno più usare gratuitamente la metropolitana e gli impianti verticali, cioè ascensori e funicolari che permettono di superare i dislivelli della città. È il primo effetto del nuovo piano tariffario varato dalla giunta Salis e dal presidente Berruti per rimettere ordine nei conti di Amt e recuperare qualcosa come 10 milioni di ricavi all’anno, venuti a mancare negli ultimi esercizi dopo l’avvio della politica sperimentale.

La gratuità della metropolitana e degli impianti verticali era entrata in vigore per la prima volta il 1° dicembre 2022 durante il secondo mandato del sindaco Marco Bucci, che l’aveva presentata così: “Un invito ad avere una città ecosostenibile e a ridurre l’uso dei mezzi privati in città”. Da allora la sperimentazione era stata sempre prorogata ed era stata la leva per introdurre le altre gratuità dal 15 gennaio 2024, anche queste riconfermate di volta in volta e presentate come un successo.

Secondo le analisi dell’azienda (comunicate quando il consiglio d’amministrazione era presieduto da Ilaria Gavuglio) la gratuità ha portato a un aumento di passeggeri del 40% in metropolitana, con effetti benefici sulla riduzione del traffico privato e sull’affollamento dei bus. Ma quanto sono costati i viaggi “a scrocco”? Difficile dirlo esattamente, ma le stime più recenti parlano di un impatto per 4-5 milioni di euro all’anno. Una cifra non indifferente, visto che rappresenta circa metà del gap da colmare sui ricavi secondo l’attuale management. D’altra parte anche questa misura ha contribuito ad assicurare all’azienda 12 milioni di contributi del ministero dell’Ambiente per migliorare la qualità dell’aria.

D’ora in poi per viaggiare sulla piccola metropolitana genovese servirà un normale titolo di viaggio, dal biglietto semplice al prezzo di 2 euro ai vari abbonamenti a prezzo pieno o agevolati. Per gli ascensori e la funicolare Sant’Anna si potrà usare un biglietto più economico da 1,20 euro, disponibile online a partire dal 17 novembre e in formato cartaceo dal 15 gennaio. Tra le novità c’è anche un abbonamento annuale da 160 euro valido per questi impianti e per le linee periferiche, acquistabile anche questo dal 17 novembre. Su funicolare Zecca-Righi e cremagliera Principe-Granarolo, invece, si applicano le stesse tariffe di bus e metropolitana. Gli unici per cui non cambia nulla sono turisti e non residenti in generale, che già dal 2024 erano tenuti a pagare.

Si potrà viaggiare ancora gratis in metro e sugli impianti verticali? Sì, ma a determinate condizioni. Per i residenti a Genova e provincia ci sono i nuovi abbonamenti CityPass gratuiti per viaggiare di notte (dalle 22 alle 5, ma la metro a quell’ora è regolarmente aperta solo nei weekend) e la domenica su tutta la rete Amt. Anche questi si potranno attivare dal 17 novembre. Gli under 14 continueranno a non pagare, così come gli over 70 a patto che l’Isee non superi i 12mila euro: in alternativa c’è un abbonamento annuale agevolato a 120 euro.

Coi primi stop alle gratuità inizia quindi il piano di risanamento di Amt. Il nuovo impianto tariffario è stato approvato giovedì dall’assemblea dei soci, ma senza i Comuni amministrati dal centrodestra. E all’appello manca ancora la delibera di indirizzo della Città metropolitana: la sindaca Salis l’aveva portata in consiglio mercoledì scorso, ma prima del voto l’opposizione ha abbandonato l’aula facendo saltare il numero legale. Una situazione che, secondo gli avversari del centrosinistra, mette a rischio la validità degli atti assunti.

Il 24 novembre gli azionisti di Amt saranno chiamati a esprimersi sul piano industriale nel suo complesso, mentre il 28 novembre è fissata la prima udienza in tribunale nell’ambito della procedura di composizione negoziata della crisi attivata su istanza di Berruti per sospendere gli obblighi di legge ed evitare di portare i libri in tribunale.

 

Autore
Genova24

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