Amplifon combina l'AI con le competenze degli audioprotesisti
- Postato il 14 giugno 2025
- Di Il Foglio
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Amplifon combina l'AI con le competenze degli audioprotesisti
L’intelligenza artificiale è destinata a cambiare radicalmente tutti i settori dell’economia, con applicazioni significative in particolare nella sanità. “L’AI è un abilitatore orizzontale, come lo è stata l’energia elettrica o, più recentemente, il personal computer” ha affermato recentemente Enrico Vita, ceo di Amplifon, azienda italiana leader globale nelle soluzioni per la cura dell’udito. Proprio Amplifon ha iniziato a investire in modo significativo sulla AI, ma senza mai perdere di vista il valore insostituibile della relazione umana nel percorso di cura.
Nelle ultime settimane, l’azienda ha lanciato in Europa e Oceania un apparecchio acustico miniaturizzato e ricaricabile (Ampli-Mini AI), potenziato da algoritmi in grado di adattarsi al contesto acustico e migliorare l’ascolto in ambienti complessi. Ma Amplifon ricorre all’AI anche in fase di diagnosi, come avviene per il sistema proprietario di test audiologici Otokiosk (certificato CE e FDA), per l’ottimizzazione dell’agenda nelle proprie cliniche, il customer care e tutto quello che è legato alla gestione del cliente.
Tuttavia, pur ponendo l’innovazione tra i pilastri della propria strategia, l’azienda sottolinea anche che la componente umana resta insostituibile nel percorso di cura dell’udito.
“La componente tecnologica”, ha ricordato lo stesso Vita, “è solo una parte di ciò che offriamo ai nostri pazienti: il servizio altamente qualificato dei nostri audioprotesisti è cruciale per ottenere un risultato qualitativamente eccellente”. Sono proprio gli audioprotesisti, specialisti nella cura dell’udito, ad accompagnare il paziente lungo tutto il percorso: dai test (offerti gratuitamente nelle circa 20mila cliniche del gruppo nel mondo), alla scelta dell’apparecchio più adatto, fino all’adattamento personalizzato, al follow-up e alla manutenzione periodici.
Amplifon dispone di una rete di oltre 10mila audioprotesisti in tutto il mondo, professionisti abilitati (in Italia, ad esempio, serve una laurea triennale) la cui competenza è assolutamente indispensabile per aiutare le persone a riscoprire le emozioni dei suoni. In Italia la società offre ogni anno borse di studio a giovani studenti che vogliano diventare audioprotesisti iscrivendosi al corso di laurea in Tecniche Audioprotesiche.
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