Amii Stewart infiamma il palco della Rendano Arena
- Postato il 6 luglio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Amii Stewart infiamma il palco della Rendano Arena
Amii Stewart infiamma il palco della Rendano Arena. La sua anima R&B si fonde con la carica prorompente dei 35 musicisti dell’Orchestra Sinfonica Brutia, diretti dal maestro Antonio Palazzo.
COSENZA – Il silenzio si spezza, un lampo di luce squarcia il buio: Amii Stewart entra in scena. La Rendano Arena esplode in un boato, l’aria si carica di elettricità. La sua voce, potente e avvolgente, travolge Piazza XV Marzo come un’onda inarrestabile, scuotendo ogni sedia, ogni anima, ogni sguardo. È la regina della disco music, colei che ha fatto ballare il mondo intero, pronta a riscrivere la notte con la sua energia.
Amii Stewart trascina Cosenza in un vortice di emozioni, un viaggio che è libertà, brivido lungo la pelle. La sua anima R&B si fonde con la forza prorompente dei 35 musicisti dell’Orchestra Sinfonica Brutia, diretti dal maestro Antonio Palazzo, che dipingono un affresco sonoro di lava e carezze, ritmo e poesia. Sul palco del #Restartlivefest – rassegna estiva curata da L’Altro Teatro con la direzione di Gianluigi Fabiano e il patrocinio del Comune di Cosenza – Amii Stewart domina la scena come una diva senza tempo. Circondata da archi, fiati e percussioni, trasforma ogni brano – da “Knock on Wood” a “Friends”, da “Perfectly Beautiful” a “Together” – in racconti vividi, sogni condivisi, storie intrecciate sotto il cielo stellato. Il pubblico calabrese resta incantato dalla voce magnetica dell’artista, che con grazia ed entusiasmo infiamma ogni nota.

Amii Stewart infiamma il palco della Rendano Arena accompagnata dall’Orchestra Sinfonica Brutia
L’Orchestra Sinfonica Brutia è la spina dorsale di questa notte di fuoco: pianoforte, basso, tastiere, chitarra, batteria e percussioni amplificano l’anima R&B di Amii Stewart con un’eleganza sinfonica che danza tra funk e le carezze dei suoi più grandi successi. La musica diventa linguaggio universale, filo invisibile che unisce intere generazioni. Tra luci psichedeliche, lunghi applausi e standing ovation, la serata si accende di adrenalina pura. Tra le scintille di “Light My Fire” e “Respect”, a sorpresa si leva il volo sublime dei brani intramontabili del cantautorato italiano: il timbro di Amii Stewart si fa ora imponente, ora vellutato, catturando la platea in un’estasi sonora senza confini con il dolce richiamo di “Ancora ancora ancora” di Mina.
Poi arriva Caruso, e il tempo si ferma. «Mi sono emozionata tantissimo», ci ha confidato Amii Stewart a fine concerto, accogliendoci con la luce negli occhi e un sorriso smagliante. «Non me l’aspettavo, ma è successo qualcosa dentro di me. Forse perché con Giuseppe Rezzo è stata un’improvvisazione. Non provo mai i brani pianoforte e voce. Così è sempre un’emozione nuova, intensa».
Il momento più intimo si svela con “Friends” nel ricordo di Mike Francis: «Francesco mi manca ogni giorno. Era un amico, un fratellino, un musicista meraviglioso. Porto tutto di lui con me. Posso solo immaginare quanta musica avremmo ancora potuto fare insieme».
Con il tributo al maestro Ennio Morricone, l’artista statunitense rende omaggio a un pilastro della musica internazionale, un’eredità che non ha mai tradito: «Mi ha insegnato a non dubitare mai del mio talento. È ciò che faccio ogni volta che salgo sul palco».

L’Orchestra Sinfonica Brutia ha trasformato la piazza in un battito collettivo; il feeling con Amii Stewart è stato immediato. Il maestro Antonio Palazzo lo conferma: «Un concerto che mi ha regalato sensazioni bellissime. È stata la mia prima collaborazione come direttore e arrangiatore con l’Orchestra Sinfonica Brutia. Abbiamo provato pochissimo, ma ciò che conta è come ti prepari. Due giorni intensi, con lo spirito giusto. Questa è un’orchestra di cui andare orgogliosi».
Il gran finale
E quando la notte sembrava pronta a spegnersi, Amii Stewart ha scelto di chiudere con un atto d’amore verso l’Italia, sulle note di “Un senso” di Vasco Rossi, lasciando che le parole cercassero un significato tra le luci dei lampioni e gli occhi lucidi del pubblico. Gli applausi si sono alzati, forti, ripetuti, come un’onda che non voleva smettere di ringraziare. Perché quella notte, tra le mura antiche di Cosenza, non è stata solo musica. È stata vita, che sa ancora trovare un senso, quando le note giuste sanno farsi strada nel cuore.
Il Quotidiano del Sud.
Amii Stewart infiamma il palco della Rendano Arena