Ambra Angiolini: “Da piccola battezzavo materassi, avevo il terrore di fare la pipì a letto. Oggi ho ancora paura del buio. Mio figlio coi social è il Conte Dracula”

  • Postato il 11 marzo 2025
  • Cinema
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Ambra Angiolini è la protagonista del film “BFF – Best Friends Forever” con Anna Ferzetti, diretto da Andrea Fazzini e Alessandro Pavanelli e disponibile in esclusiva su Paramount+ dal 14 marzo. Una pellicola leggera e vivace, in cui l’attrice romana interpreta il ruolo di Virginia mentre Ferzetti quello di Anna. Due quarantenni di successo, amiche da una vita e maliziosamente competitive.

Soprattutto quando si tratta di uomini. Uomini che, da questo film, non ne escono benissimo. Specialmente se si pensa al complessato e mammone Diego (interpretato da Massimo Poggio), il cui machismo viene smontato un pezzo alla volta dalle due amiche che se lo contendono e ci “giocano”.

Nel film gli uomini sembrano molto pieni di sè, fragili e complessati. Ma sono veramente così?
Secondo me qui non si vede tanto l’uomo, quanto la capacità di due donne di aver preso quella deriva e averla portata avanti ancora e ancora. Non c’è un mea culpa, non c’è un momento in cui si fermano. Questo aspetto della femminilità – che non possiamo permetterci nel mondo reale perché è ancora pieno di cose da ottenere, raggiungere ed estinguere, penso ai femminicidi – mi sembra un bel percorso di libertà. Due risate sulle donne, almeno al cinema, possiamo farcele?

Il tuo personaggio ha paura dei clown fin da quando era bambina. Qual è, invece, la paura di Ambra oggi?
Credo che passata una certa maturità, la paura sia un’alleata fortissima. La mia paura è diventata saggia. Da piccola era il terrore di fare la pipì a letto. Come diceva mio nonno, ‘ho mandato in barchetta parecchi’. Battezzavo i materassi, mi chiamavano apposta (ride, ndr); e poi il buio. Ce l’ho ancora oggi questa paura, è perché adesso mi piace un sacco vivere.

Tra i vari temi affrontati c’è anche quello dell’iperconnessione. Come lo hai affrontato con i tuoi figli?
I miei figli non sono iperconnessi. Anzi, uno (Leonardo Renga, 18 anni, ndr) proprio non viene in foto. Anche se lo vuoi mettere sui social, lui scompare come il Conte Dracula. Mi sembra degna di rispetto questa scelta che ci sembra così strana. E invece no, lui vive nella vita reale. Addirittura molti mi scrivono: ‘Ah ma tuo figlio non lo posti mai’. Perché non vuole, risposta semplice e diretta. Non è che tutti abbiamo bisogno di esibirci. Quindi non ho questo problema ma comunque credo che sia giusto conoscere i social. Non si affacciano solo loro (i giovani, ndr), ma tutti. Anzi secondo me siamo molto più pericolosi noi della nostra età.

L'articolo Ambra Angiolini: “Da piccola battezzavo materassi, avevo il terrore di fare la pipì a letto. Oggi ho ancora paura del buio. Mio figlio coi social è il Conte Dracula” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti