Ambiente, pugno di ferro della Guardia Costiera: 10 denunce e multe per 91mila euro nel savonese
- Postato il 23 dicembre 2025
- 0 Copertina
- Di Il Vostro Giornale
- 2 Visualizzazioni

Savona. Si è conclusa in questi giorni, a ridosso delle festività natalizie, una delle più vaste operazioni di polizia ambientale condotte dal Compartimento marittimo di Savona sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Genova.
L’attività, denominata “Waste Chains 2025” e disposta a livello nazionale dal Comando Generale delle Capitanerie di porto, nel savonese ha visto impegnati per oltre un mese gli uomini guidati dal Capitano di Vascello Matteo Lo Presti in un monitoraggio capillare che ha interessato non solo a Savona, ma anche a Loano, Varazze, Alassio e Andora.
Attraverso l’impiego coordinato di pattuglie via terra e mezzi navali, i militari hanno ispezionato la filiera dei rifiuti e la regolarità degli scarichi industriali, portando alla luce un quadro di irregolarità diffuse che ha richiesto l’intervento della Procura della Repubblica di Savona. Complessivamente sono state accertate 10 comunicazioni di notizia di reato e contestate sanzioni amministrative per un ammontare di 91mila euro.
Le indagini hanno colpito duramente il settore della cantieristica e della manutenzione navale, dove sono state rilevate numerose attività condotte in totale assenza delle necessarie autorizzazioni ambientali.
A Savona e Noli, ad esempio, sono stati denunciati i responsabili di imprese e concessioni demaniali che effettuavano operazioni di verniciatura e resinatura a spruzzo senza i titoli richiesti, esponendo l’ambiente a rischi di contaminazione. Ancora più critico il bilancio relativo all’abbandono di rifiuti: a Spotorno e Varazze sono state individuate aree demaniali utilizzate come depositi incontrollati di materiali pericolosi, tra cui batterie esauste, solventi, barattoli di pittura e persino relitti di imbarcazioni lasciati a deteriorarsi.
Particolare rilievo ha assunto il sequestro penale di un’area industriale di circa 2mila metri quadrati a Varazze, dove l’accumulo illecito di rifiuti ha imposto l’obbligo di bonifica immediata per evitare danni permanenti al suolo.
Il raggio d’azione dell’operazione si è esteso anche al controllo degli scarichi idrici, fondamentale per la salute delle acque balneabili. Ad Andora è stata contestata la mancanza dei piani di gestione per le acque di prima pioggia, mentre tra Laigueglia, Albenga e Loano i controlli hanno fatto emergere immissioni non autorizzate di reflui industriali nella pubblica fognatura e gestioni illecite di rifiuti da parte di responsabili di cantiere e aziende alimentari.
Oltre al fronte penale, l’imposizione delle pesanti sanzioni amministrative mira a garantire il ripristino ambientale delle aree colpite, obbligando i responsabili a sanare le criticità rilevate.
Come sottolineato dal Comandante Lo Presti: “La Guardia Costiera è impegnata quotidianamente nella vigilanza, nella tutela dell’ambiente marino, nel controllo del traffico marittimo, nella pesca e nella gestione delle emergenze in mare, con obiettivo comune quello di proteggere un patrimonio naturale che appartiene alla collettività”.