Ambiente, Gasparri: tutelare, ma senza paralizzare economia. Italia a Ue: no a obiettivi irraggiungibili
- Postato il 8 novembre 2025
- Politica
- Di Blitz
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Ambiente, Gasparri: da tutelare, ma senza paralizzare economia. L’Italia al Consiglio Ue: la transizione ecologica deve evitare approcci ideologici e obiettivi irraggiungibili.
Al Consiglio Ambiente Ue a Bruxelles del 5 novembre, l’accordo raggiunto sulla modifica della normativa europea sul clima ha introdotto alcuni ambiti di flessibilità ed elementi chiave, utili a raggiungere e a sostenere al tempo stesso l’industria e i cittadini europei nella transizione verso il traguardo 2040. Il testo finale dell’accordo recepisce molte delle proposte italiane. L’Italia ha ribadito che la transizione ecologica deve evitare approcci ideologici e obiettivi irraggiungibil.
Il prossimo appuntamento per l’ambiente e il clima a cui UE e Stati membri sono chiamati è la Conferenza delle Nazioni Unite (COP30) di Belém, in Brasile, dal 10 al 21 novembre 2025.
Ambiente, le politiche green devono essere sostenibili per cittadini e industria

“Prima di combattere i dazi di Trump, dobbiamo affrontare i dazi interni europei che, a nostro avviso, sono sbagliati. Vogliamo tutelare l’ambiente, ma senza paralizzare l’economia”. Così il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparrri in aula a Palazzo Chigi, alla vigilia del Consiglio Europeo del 23 ottobre, dopo le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“Forza Italia- aveva continuato il senatore forzista- fa parte del Ppe, il primo partito europeo, che governa molti Paesi e ha numerosi commissari. In Europa non funziona come nei singoli Stati, dove uno vince e l’altro perde. Abbiamo 27 Paesi, tutti rappresentati nella Commissione, che è poliedrica.
E noi abbiamo sempre contestato alcune politiche green, in particolare quelle sulla casa, con i voti dei nostri parlamentari di Forza Italia. Inoltre, Weber, il segretario del PPE, ha chiesto di rivedere queste politiche.
La nostra posizione è chiara e in Europa rappresentiamo un punto di riferimento, con alcuni elementi di distinzione all’interno della maggioranza di governo.
Quando qualcuno sorrideva prima, è importante ricordare che il Partito Popolare ha già preso una posizione chiara sulle direttive, che vanno riscritte.
Quindi, avanti con il nostro percorso e speriamo che gli altri, prima o poi, trovino una posizione comune. Noi ce l’abbiamo, e la difendiamo con orgoglio, sia nel Parlamento italiano, sia nei consessi europei e nei vertici internazionali. L’Europa c’è stata, sia alla Casa Bianca per l’Ucraina, sia a Sharm el-Sheikh per il Medio Oriente.
Oggi, l’Italia e l’Europa sono protagoniste, mentre una volta non lo erano affatto”. Così concludeva Gasparri.
La transizione ecologica deve evitare approcci ideologici e obiettivi irraggiungibili
Nel corso del Consiglio Europeo l’Italia ha ribadito che la transizione ecologica deve essere fondata su neutralità tecnologica, pragmatismo e sostenibilità economica e sociale. Evitando approcci ideologici e obiettivi irraggiungibili.
Forza Italia ha sempre insistito con l’Unione Europea affinché fossero riviste le politiche del passato, pur nel rispetto dell’ambientee. Ma ritenendo il Green deal voluto dalla sinistra europea una gabbia per l’industria italiana e accendendo il faro sulle difficoltà di aziende, imprese, lavoratori e produzione.
Il testo finale adottato dal Consiglio recepisce molte delle proposte italiane
Come ha affermato il Ministro dell’Ambiente Gilberto Picchetto Fratin in un comunicato del ministero dell’Ambiente, il testo finale adottato dal Consiglio recepisce molte delle proposte italiane:
“1- Il target domestico è stato abbassato dal 90 all’85%, a cui si aggiunge il 5% di emissioni fuori dall’Unione grazie ai crediti internazionali (per esempio investimenti renewables piano Mattei);
2- Sarà rivista la possibilità per i Paesi di utilizzare un ulteriore 5% di crediti internazionali per conseguire i loro target nazionali dopo il 2030;
3- Per l’ETS è stato confermato che la transizione per i settori industriali coperti dal mercato delle quote di carbonio sarà più lenta rispetto alla legge attuale;
4- L’entrata in vigore dell’ETS 2 viene rinviata di un anno (2028);
5- Verrà garantito più supporto per gli esportatori ai quali sarà data una compensazione equivalente alla perdita delle quote gratuite di carbonio;
6- L’Italia avrà più flessibilità su come raggiungere i suoi obiettivi di decarbonizzazione, per esempio, utilizzando il settore foreste che è molto sviluppato nel nostro Paese;
7- Viene riconosciuto il ruolo dei biofuels nel settore trasporto su strada nell’articolato della legge clima, e misure concrete a sostegno dei produttori di veicoli commerciali pesanti nel raggiungimento dei loro obbiettivi;
8- Abbiamo ottenuto che la Commissione presenterà presto la proposta di revisione del regolamento CO2 auto e che questa proposta dovrà tenere conto di questo riconoscimento.”
Il Ministro Pichetto ha infine sottolineato che il nuovo impianto “segna un cambio di passo importante: l’Europa inizia a muoversi su basi più scientifiche e meno ideologiche, riconoscendo il valore di tutte le tecnologie utili a ridurre le emissioni e a rafforzare la nostra autonomia energetica e industriale”.
Il prossimo appuntamento per l’ambiente e il clima a cui UE e Stati membri sono chiamati è la Conferenza delle Nazioni Unite (COP30) di Belém, in Brasile, dal 10 al 21 novembre 2025.
L’Unione Europea e tutti i suoi Stati membri sono parti della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC).
I leader mondiali si sono riuniti a Belém il 6 e 7 novembre 2025 per il vertice sul clima ed hanno dato il via alla 30ª conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 30).
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