Ambasciatore Sudafrica precipita dal 22° piano di un hotel a Parigi. Fonti: “Era depresso”. Ma chi indaga ha dubbi sull’ipotesi di suicidio

  • Postato il 1 ottobre 2025
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Un volo dal ventiduesimo piano di un hotel di Parigi: è morto così, martedì 30 settembre, l’ambasciatore del Sudafrica in Francia. Una morte che ha suscitato scalpore e sollevato domande. Il corpo di Emmanuel Mthethwa, 58 anni, è stato ritrovato nella tarda mattinata, in un cortile interno dell’hotel Hyatt, dove risulta che il diplomatico avesse prenotato una stanza una decina di giorni prima. Secondo il personale dell’hotel, il meccanismo di sicurezza della finestra della sua camera è stato forzato con un paio di forbici, rinvenute nella stanza. Sul posto non ci sarebbero invece segni di colluttazione, né di farmaci o stupefacenti, come fa sapere l’ufficio del procuratore di Parigi.

La moglie di Mthethwa, Philisiwe Buthelezi, ne aveva denunciato la scomparsa lunedì, allarmata da un messaggio inquietante ricevuto sullo smartphone. Il diplomatico era uscito di casa nel primo pomeriggio per recarsi a un cocktail, ma attorno alle 21,30 la consorte aveva ricevuto un sms in cui l’uomo si scusava con lei e le comunicava l’intenzione di farla finita. Tuttavia, secondo quanto riferisce il quotidiano Le Parisien, il cellulare si era agganciato per l’ultima volta verso le 15 a una cella nelle vicinanze del Bois de Boulogne (16° arrondissement), mentre l’arrivo in hotel sarebbe avvenuto alle 16,30.

AFP, nel riportare la notizia, cita “una fonte vicina al dossier” secondo cui l’ambasciatore sarebbe stato depresso, accreditando così la tesi del suicidio. Restano tuttavia aperte alcune domande, ad esempio perché l’uomo avesse prenotato una stanza di hotel, essendo residente a Parigi da un anno e mezzo. Oppure perché l’ultima cella sia stata agganciata dallo smartphone alle 15, mentre l’sms è stato inviato alle 21,30. La Procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per chiarire le cause della morte. “Se le prime indagini fanno pensare che potrebbe essersi trattato di un atto volontario, senza intervento di terzi, questa inchiesta ha come obiettivo di raccogliere tutti gli elementi utili alla comprensione dei fatti” ha dichiarato la procuratrice Laure Beccuau.

Chi era

Nome completo Nkosinathi Emmanuel Nathi Mthethwa, l’ambasciatore era una figura di spicco nel panorama politico sudafricano: giovane attivista, aveva lavorato dietro le quinte nell’ala militare dell’African National Congress durante l’apartheid ed era stato arrestato durante lo stato di emergenza nel 1989. Poi, la carriera politica: tra il 2007 e il 2022, era stato un alto funzionario dell’Anc, il partito di Nelson Mandela. Molto vicino all’ex presidente Jacob Zuma, era stato ministro delle Arti e della Cultura dal 2014 al 2019, poi ministro dello Sport, delle Arti e della Cultura fino al 2023. Nel febbraio 2024 era stato nominato ambasciatore a Parigi. Come molti altri dirigenti sudafricani, non era stato indenne da accuse di corruzione e anche attualmente il suo nome compariva nella Madlanga Commission, una commissione d’inchiesta.

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha diffuso un comunicato nel quale ricorda che Mthethwa ha “servito la nazione” nel corso di “una vita che è finita prematuramente e in maniera traumatica”. Su X, Ramaphosa ha aggiunto che “ha contribuito ad approfondire le relazioni fra il Sudafrica e la Repubblica francese, cosa che ha portato vantaggi agli individui e alle imprese dei due Paesi, facendo progredire la nostra cooperazione sulla scena internazionale”.

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