Amara sorpresa per chi usa l’auto aziendale con la nuova legge di Bilancio

  • Postato il 25 ottobre 2024
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  • Di Virgilio.it
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Il mercato delle vetture elettriche stenta ancora a decollare alle nostre latitudini. Questione di impossibilità economica a passare a EV di ultima gen che partono da prezzi proibitivi. A preoccupare è anche l’assenza di una fitta rete di colonnine di ricarica lungo la penisola italiana. Urgono riforme che possano far decollare l’industria dell’Automotive 2.0 in un momento di crisi economica con pochi precedenti storici. Nella stanze dei bottoni hanno deciso, invece, di aumentare la tasse per i modelli di auto più venduti nelle flotte aziendali, creando un vantaggio agli automobilisti con vetture datate con alte emissioni di anidride carbonica.

La riforma della tassazione del fringe benefit, inserita nel disegno della nuova legge di Bilancio, avrà un impatto sull’ecologia già falcidiata del nostro Paese. La norma modifica “le disposizioni sulle modalità di determinazione della base imponibile ai fini Irpef del reddito ritraibile dal veicolo aziendale (autoveicoli, motocicli e ciclomotori) concesso in uso promiscuo al dipendente“. La cd. “manovra di fine anno”, a sorpresa, determinerà la tassazione sulle nuove auto aziendali per i dipendenti a partire dal 2025. Non si tratta di un leggero rialzo, ma di una stangata raddoppiata sui veicoli nuovi delle flotte delle imprese, da usare sia per lavoro sia per esigenze personali.

Rincaro in busta paga per le nuove auto aziendali

Sino ad oggi la tassazione si basava, esclusivamente, sulle emissioni di CO2 e annunciava quattro fasce di emissioni, con rispettive percentuali da adottare al costo in €/km stabilito nelle tabelle ACI per il modello/versione di vettura assegnata, e da moltiplicare per una percorrenza standard di 15mila km all’anno. Lo schema prefissato stabiliva le seguenti percentuali: 0-60 g/km: 25%, 61-160 g/km: 30%, 161-190 g/km: 50% e oltre 190 km: 60%.

Dal prossimo anno, invece, il sistema si calcolerà sulla base dell’alimentazione. Qualora la proposta dovesse concretizzarsi in Parlamento, basandosi sulle diverse tipologie, determinerà vantaggi evidenti per elettriche e plug-in, oltre ai modelli con emissioni di CO2 superiori a 190 g/km. Il tutto si tradurrà in uno schema di tassazione nuovo. I contratti stipulati dal primo gennaio 2025 avranno una percentuale unica del 50%, ridotta al 20% in caso di assegnazione di veicoli elettrici plug-in ibridi e al 10% in caso di attribuzione di veicoli elettrici a batteria.

Prendiamo ad esempio una Jeep Compass 1.3 T4 190 Cv Phev AT6 4xe Altitude (Plug-in, 39 g/km CO2) che prima veniva calcolata secondo la formula: 0,4178 €/km x 15.000 x 25% = € 1.566,7, mentre il fringe benefit dal 2025 sarà il seguente: 0,4178 €/km x 15.000 x 10% = € 626,70 (- 940,05 €). In merito alle tempistiche, secondo il Testo unico delle imposte sul reddito (Tuir) contenuta nel ddl di Bilancio, la nuova tassazione si applicherà, in caso di approvazione, dai contratti stipulati a decorrere dall’inizio del 2025. In caso di vettura immatricolata e concessa in uso a partire dal 1° gennaio 2025 subirete la nuova disposizione. L’aumento della tassazione Irpef e contributiva in busta paga al lavoratore e per l’azienda non farà felici gli italiani alle prese già con una inflazione record.

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Virgilio.it

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