“Alvaro Vitali ha firmato le dimissioni, voleva tornare a casa ma è morto sulle scale tra le braccia di un amico. Stava male come un cane per amore”: parla l’amico Claudio Di Napoli
- Postato il 26 giugno 2025
- Archivio
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
Alvaro Vitali, 75 anni, protagonista assoluto dei film della commedia sexy all’italiana, è morto il 24 giugno. L’attore, che nell’immaginario collettivo è stato protagonista di una categoria di film non propriamente autoriali, era stato scoperto da Federico Fellini, che lo fece esordire nel cinema con una piccola parte in Fellini Satyricon nel 1969. Vitali era stato ricoverato per una broncopolmonite recidiva.
Ma oggi a Fanpage parla Claudio Di Napoli, regista di Mafia Capitale ma anche amico dell’attore e la sue parole sono molto dure: “Alvaro non è morto a causa della broncopolmonite. Stava male, sì, ma non al punto da far pensare a un’evoluzione così rapida”. Poi il racconto: “Voleva tornare a casa, non ne poteva più dell’ospedale. Ogni giorno mi ripeteva: ‘Domani mi incaz** e firmo’. E alla fine lo ha fatto davvero. Ieri, appena ho saputo che aveva lasciato l’ospedale, l’ho chiamato e mi sono arrabbiato. Ma lui non ce la faceva più. Era ricoverato da due settimane, voleva solo tornare a casa. È stato Manolo, un nostro amico che da qualche tempo gli faceva da assistente, ad andarlo a prendere. Lo ha portato a pranzo a Fiumicino, poi dal barbiere e infine a casa. Purtroppo, non è nemmeno riuscito ad arrivarci: dopo aver salito i primi tre gradini, si è sentito male e si è accasciato. L’ambulanza è arrivata subito, ma non c’è stato nulla da fare. È morto tra le braccia di Manolo“.
E con riferimento alla separazione dalla moglie Stefania Corona, Di Napoli ha aggiunto: “Era molto triste. La situazione sentimentale che stava vivendo lo aveva profondamente provato. Soffriva come un cane abbandonato sull’autostrada. Lo andavo a trovare tutte le sere in ospedale. Restavo con lui per un paio d’ore e lo vedevo piangere, stare male”. Il regista ha spiegato che Vitali voleva tornare a vivere nella casa che condivideva con la ex moglie e il nuovo compagno di lei, anche se lui e gli amici glielo avevano sconsigliato e poi ha precisato che anche Stefania Corona “sta molto male. Ho letto le critiche che sta ricevendo. Il punto è che nessuno poteva immaginare che Alvaro morisse così, all’improvviso”. Il riferimento è alla partecipazione a La Volta Buona per parlare di questa storia proprio poche ore prima che Vitali morisse.
L'articolo “Alvaro Vitali ha firmato le dimissioni, voleva tornare a casa ma è morto sulle scale tra le braccia di un amico. Stava male come un cane per amore”: parla l’amico Claudio Di Napoli proviene da Il Fatto Quotidiano.