Altro incendio alla Valle del Marro. Libera: “La verità non si cancella con il fuoco”
- Postato il 14 luglio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Altro incendio alla Valle del Marro. Libera: “La verità non si cancella con il fuoco”
Altro incendio doloso alla cooperativa Valle del Marro di Libera Terra, bene confiscato alla mafia, nel comune di Oppido Mamertina
Un altro incendio doloso alla Cooperativa Valle del Marro di Libera Terra, che ha colpito l’uliveto confiscato di 11 ettari in località Baronello, frazione di Castellace, nel Comune di Oppido Mamertina, distruggendo circa 830 alberi su quasi 4 ettari dell’appezzamento. Le fiamme hanno interessato in particolare la parte pianeggiante, dove si concentrava la maggior parte del raccolto.
Si tratta dell’ennesimo incendio negli ultimi due mesi in cui «abbiamo assistito a numerosi attacchi a beni confiscati alle mafie gestiti da cooperative sociali, in Campania, Lombardia, Calabria e Sicilia. In particolar modo due cooperative del circuito di Libera Terra, in Calabria e in Sicilia, hanno subito gravi intimidazioni: incendi, tagli di ulivi secolari, furti, danneggiamenti ai mezzi agricoli», spiega Libera Terra in una nota.
La cooperative Valle del Marro Libera Terra che coltiva oltre cento ettari di terreni confiscati ai principali clan della ‘ndrangheta della Piana di Gioia Tauro, tra i comuni di Oppido Mamertina, Rosarno, Rizziconi, Gioia Tauro e Taurianova e la cooperativa Beppe Montana Libera Terra che gestisce 95 ettari sui Comuni di Belpasso, Ramacca, Motta Sant’Anastasia e Lentini, con il supporto del Consorzio Etneo per la Legalità e lo Sviluppo.
Il danno è stato ingente: si stima la perdita di circa 20.000 kg di olive con relativo calo produttivo delle piante, che recupereranno la piena produttività entro i prossimi tre anni. Fiamme che fanno seguito agli incendi di oltre 5 ettari di grano biologico pronti per la mietitura coltivati a Gioia Tauro, e gli oltre 20 ettari bruciati di grano a Coccumella nell’agro del comune di Lentini. «Come Libera siamo vicini alle cooperative ma è chiaro che il susseguirsi di tali atti sono il segnale di una strategia intimidatoria sistematica – prosegue l’associazione – con il chiaro intento di colpire chi lavora con dignità per restituire alla collettività ciò che la criminalità organizzata aveva sottratto e sta realizzando un’economia giusta e sana nel nostro paese . C’è una verità che non viene cancellata con il fuoco: quelle terre sono tornate libere e il nostro impegno non verrà mai meno».
Il Quotidiano del Sud.
Altro incendio alla Valle del Marro. Libera: “La verità non si cancella con il fuoco”