Altro che patriarcato: Donald Trump è più femminista di tutti i suoi avversari

  • Postato il 24 gennaio 2025
  • Di Libero Quotidiano
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Altro che patriarcato: Donald Trump è più femminista di tutti i suoi avversari

Ci voleva uno che di mogli ne ha avute tre e tre ne ha tradite, uno che dice che uscirebbe con sua figlia se solo non fosse sua figlia, uno che ha detto di prendere le donne per la figa, ci voleva uno così, Donald Trump, per fare qualcosa di femminista. E a me, che sono irrorata di Simone de Beauvoir e Luce Irigaray e Carla Lonzi e Adriana Cavarero, e che l'idea di chiamare Giorgia Meloni al maschile proprio non mi va giù (“presidente” è un participio presente, “LA” Presidente, accidenti), a me tocca sospirare un “finalmente”.

VERITÀ BIOLOGICA
Nel solco della sua agenda, Trump ha firmato l'ordine esecutivo che stabilisce il riconoscimento di due sessi, maschio e femmina (i giornali da salotto hanno scritto “solo” due sessi...). Il titolo del provvedimento è “In difesa delle donne dall'estremismo dell'ideologia di genere e sul ripristino della verità biologica nel governo federale”. Si legge: gli sforzi per sradicare la realtà biologica del sesso attaccano le donne “privandole della loro dignità, sicurezza e benessere”. La sostituzione della realtà biologica con una fluida percezione di sé “esistente su un continuum infinito” (e qui vorrei stringere la mano a chi ha scritto il testo) è un attacco alla comprensione e alla scienza. L'ideologia del gender invalida la categoria biologica di “donna” e così facendo invalida le leggi scritte per proteggerla e darle pari opportunità.

Tutti i documenti federali utilizzeranno quindi il termine “sesso” e non “genere” perché quest'ultimo “non fornisce una base significativa per l'identificazione”. In concreto: basta “X” sui passaporti a indicare il genere neutro (opzione introdotta da Biden nel 2022), i fondi dei contribuenti non saranno più utilizzati per l'assistenza sanitaria alla transizione di genere nelle carceri, l'accesso a carceri e centri antiviolenza dipenderà dal sesso e non dal genere.

SPOT ANTI-TRANS
a prima a esultare per questa catarsi dal genderismo è stata J.K. Rowling: «Parte della sinistra continua a pensare che il sesso sia un costrutto sociale. Era stata avvertita che la destra stava capitalizzando sul suo tradimento di donne e ragazze. Non ha ascoltato», ha scritto su X. E in effetti non c'è dubbio che Trump abbia “capitalizzato”: durante la campagna elettorale ha investito 35 milioni di dollari per gli spot “anti-trans”, ha ripetuto che gli atleti transessuali non devono gareggiare negli sport femminili e che, una volta eletto, le donne non avrebbero più dovuto pensare all'aborto perché lui le avrebbe protette. Non solo: i repubblicani non sono scesi in piazza a protestare contro Israele, dicendo che gli stupri, le torture e i rapimenti perpetrati da Hamas contro le israeliane erano invenzioni sioniste. Mai che la sinistra sfili contro i talebani, i mullah iraniani, gli iracheni che hanno appena votato per consentire il matrimonio fin dai nove anni.

VENT'ANNI DI MATRIMONIO
Mentre i dem ora cercano di liberarsi di Trump come ci si lava dalle radiazioni, lui ha festeggiato ieri i turbolenti vent'anni di matrimonio con Melania, ha detto che l'unica persona più intelligente di J.D. Vance è la moglie (che all'Inaugurazione ha indossato il rosa e non copre i capelli bianchi: figlia di immigrati indiani, una laurea a Yale e il master a Cambridge, avvocato, tre figli, provateci a dirle che è figlia del patriarcato), soprattutto si tiene vicinissima Susie Wiles, Capo di gabinetto, il ruolo più importante alla Casa Bianca dopo il suo. È la prima persona cui telefona al mattino, la sera è l'ultima. Non c'entra il genere, pardon, il sesso: è la più brava.

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Libero Quotidiano

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