Altro che Halloween, i veri mostri sono nel portafoglio. Ecco perché l’Italia ha paura del denaro

  • Postato il 31 ottobre 2025
  • Di Panorama
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L’Italia non ha mai avuto bisogno di Halloween per convivere con i propri fantasmi. Li chiama inflazione, mutuo, costo della vita. Li incontra ogni giorno, tra una spesa al supermercato e un messaggio della banca, e a quanto pare fanno più paura di Dracula. Un sondaggio commissionato da Revolut e condotto da Dynata racconta un Paese dove il denaro non è più solo misura del benessere, ma terreno minato di ansie, rinunce e disillusioni. Il denaro, un tempo simbolo di sicurezza e riscatto, oggi appare come una presenza inquieta: c’è, ma non basta mai; serve, ma non consola. È il fantasma silenzioso che attraversa le conversazioni, le famiglie, le relazioni. Altro che zucche e dolcetti: a tenere svegli gli italiani, oggi, è la banca online. E non per controllare i movimenti, ma per assicurarsi che non siano scomparsi come per magia.

Il denaro come spettro

Per il 47% degli intervistati, la paura più grande ha un nome preciso: spese impreviste. Quelle che arrivano come un colpo di scena in un film horror e fanno saltare il piano di risparmio, il weekend prenotato, la serenità costruita con fatica. È l’imprevisto che si traveste da mostro, pronto a bussare alla porta quando meno lo si aspetta. Gli italiani non temono il futuro: temono il prossimo bonifico, l’ennesima rata, la cifra che si riduce sullo schermo del telefono. È una paura concreta, quasi fisica, che accompagna il gesto quotidiano di aprire l’app bancaria come si spalanca un armadio buio.

I conti (amari) del cuore

Il matrimonio resta un sogno, ma anche un incubo economico. Quasi uno su cinque ammette che il “giorno più bello” lascia dietro di sé un vuoto – nel portafoglio più che nell’anima. È il simbolo perfetto dell’illusione moderna: spendere per celebrare la felicità, salvo scoprire che la felicità costa più del previsto. In un’epoca in cui tutto deve essere spettacolare – dal ricevimento al viaggio di nozze – il romanticismo si scontra con la realtà di un estratto conto in rosso. L’amore, almeno nei numeri, sembra avere un prezzo che non tutti possono permettersi.

Shopping da brivido

Arriva il Black Friday, e invece di tuffarsi negli sconti, gli italiani stringono il portafoglio. Il 45% dichiara che quest’anno spenderà meno, non per mancanza di desideri, ma per eccesso di consapevolezza. La paura dell’inflazione e del costo della vita ha spento la voglia di comprare e reso il risparmio la nuova forma di lusso. Eppure, solo il 5% teme le truffe online. Come se i fantasmi digitali fossero meno spaventosi del vuoto bancario. Il vero brivido non viene dal web, ma dal saldo.

Il futuro in pausa

Il 22% preferisce vivere alla giornata e l’11% ha smesso di credere nel risparmio. È una generazione sospesa, che ha imparato a considerare il futuro un orizzonte troppo distante, e quindi inutile da inseguire. Il sogno della casa di proprietà, dei figli, dei progetti a lungo termine si dissolve lentamente, sostituito dal piacere immediato, dall’attimo che si può ancora permettere. Il futuro non è più una promessa, ma un privilegio. E per molti, un privilegio inaccessibile.

Emergenza, il vero mostro

Il 36% risparmia solo “per quando andrà male”. È un Paese che vive in modalità difensiva, pronto a reagire ma incapace di pianificare. Non si costruisce più, si resiste. Non si sogna più, si sopravvive. E quel 5% che non risparmia affatto non è imprudente, ma esausto. Non ha più nulla da mettere da parte, nemmeno l’illusione. Il risparmio, una volta segno di responsabilità, oggi è diventato un atto di fede.

Paure in valigia

Nemmeno in vacanza ci si libera dell’ansia. Il 17% degli italiani teme il furto fisico del denaro quando viaggia. Una paura apparentemente semplice, ma che rivela molto più: l’idea di non poter contare su nulla, di restare senza protezione. Non è il denaro a spaventare, ma la vulnerabilità che ne deriva.

«Gestire il proprio denaro non dovrebbe essere spaventoso», ricorda Ignacio Zunzunegui, Head of Growth Southern Europe di Revolut. Eppure, in un Paese dove il conto corrente è più fragile dell’umore nazionale, basta il saldo a fine mese per ricordarci che la paura – quella vera – non vive nei boschi o nei castelli, ma nei nostri conti. Halloween, quest’anno, ha un volto meno gotico e più contemporaneo: quello del portafoglio vuoto. Un mostro silenzioso, sempre pronto a tornare a galla, anche quando le luci della festa si spengono.

Autore
Panorama

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