Alta tensione sulla tregua dopo l'attentato a Tel Aviv
- Postato il 22 gennaio 2025
- Di Panorama
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Alta tensione sulla tregua dopo l'attentato a Tel Aviv
Martedì sera quattro persone sono rimaste ferite da un terrorista che ha compiuto una serie di accoltellamenti in un quartiere alla moda di Tel Aviv, hanno riferito i servizi di emergenza e la polizia israeliana, prima di essere ucciso a colpi di arma da fuoco. L'aggressore si chiamava Abdelaziz Kaddi cittadino marocchino, titolare di una green card statunitense, secondo un documento d'identità trovato sul suo corpo. È stato ucciso a colpi di arma da fuoco sulla scena del crimine. Si è trattato del secondo accoltellamento terroristico in tre giorni nella città israeliana. Il servizio ambulanze Magen David Adom (MDA) ha riferito che quattro persone sono rimaste ferite durante l'attacco avvenuto a Nahalat Binyamin. Le vittime includono due uomini, di 24 e 28 anni, che si trovano in condizioni moderate, e altri due, rispettivamente di 24 e 59 anni, in buone condizioni, ha precisato l'MDA. Secondo quanto riportato, Kaddi era entrato in Israele il 18 gennaio grazie a un visto turistico.
Il ministro degli Interni Moshe Arbel ha affermato che gli ufficiali dell'immigrazione avevano identificato Kaddi come una minaccia quando è arrivato nel paese all'aeroporto Ben Gurion e hanno cercato di impedirgli l'ingresso. È stato consegnato agli ufficiali della sicurezza per essere interrogato: « Con mio rammarico, hanno deciso di consentirgli l'ingresso in Israele e ho chiesto al capo dello Shin Bet Ronen Bar di indagare sull'incidente», ha detto Arbel in una dichiarazione. L’agenzia di intelligence interna ha confermato poco dopo di aver fatto: « Dopo l'ingresso del soggetto in Israele, è stato sottoposto a una valutazione di sicurezza che ha incluso il suo interrogatorio e ulteriori controlli, al termine dei quali è stato deciso che non vi erano informazioni che costituissero motivi per impedirgli l'ingresso in Israele per motivi di sicurezza», ha affermato lo Shin Bet in risposta a una domanda. L'attacco è avvenuto tre giorni dopo che un uomo di circa trent'anni era rimasto gravemente ferito in un altro accoltellamento terroristico a Tel Aviv. Anche questa vittima è stata trasportata all'ospedale Ichilov, dove i medici hanno poi dichiarato che le sue condizioni erano stabili e che non c'era alcun pericolo per la sua vita. Il responsabile dell'attacco è stato identificato come Salah Yahye, 19 anni, originario di Tulkarem, una città della Cisgiordania. Secondo fonti della difesa, si trovava in Israele illegalmente. I medici hanno confermato che Yahye è stato ucciso sul posto.
Misterioso omicidio di un alto funzionario di Hezbollah
Mistero invece per quanto riguarda lo sceicco Mohammed Hammadi, un alto funzionario di Hezbollah che ieri sera è stato ucciso a colpi di arma da fuoco da ignoti nel distretto di Beqaa occidentale del Paese, al confine con la Siria. Lo ha riferito il quotidiano libanese Al-Akhbar, affiliato a Hezbollah. Una fonte anonima ha affermato che uomini armati non identificati, che viaggiavano a bordo di due veicoli, hanno aperto il fuoco contro lo sceicco Mohammed Hammadi mentre si trovava fuori dalla sua casa nella città orientale di Machghara. Secondo la stampa libanese Hammadi ha riportato ferite multiple da arma da fuoco ed è stato trasportato d'urgenza in un ospedale nella vicina città di Sohmor. Poco dopo è morto per le ferite ed è stato dichiarato morto.Le unità dell'esercito libanese, in risposta, hanno rapidamente isolato Machghara e istituito posti di blocco fissi e mobili in tutte le città della Beqaa occidentale. Hanno anche lanciato una caccia all'uomo su larga scala per gli aggressori.
L'omicidio è avvenuto a pochi giorni dalla scadenza dell'accordo iniziale di cessare il fuoco di 60 giorni tra Israele e Hezbollah. In base ai termini dell'intesa firmata a fine novembre, Israele ha tempo fino al 26 gennaio per completare il ritiro dal Libano meridionale. Contemporaneamente, Hezbollah deve spostare le proprie forze a nord del fiume Litani. Lungo circa 170 chilometri, il fiume Litani attraversa il Libano da ovest a est, seguendo un percorso parallelo alla Blue Line, il confine virtuale che separa il Paese dei Cedri da Israele. Questa linea è monitorata dalle forze delle Nazioni Unite, che includono un contingente italiano di circa 1.100 militari. La distanza del Litani dalla Blue Line varia: nel settore centrale raggiunge un massimo di 28 chilometri, mentre nell'estremo settore orientale si riduce a soli 6 chilometri. Il fiume Litani ha acquisito una rilevanza sempre più strategica nel conflitto in corso tra Israele e Libano, rappresentando un punto chiave sia sul piano geografico sia su quello militare.
Al termine dei 60 giorni, la presenza militare tra Israele e il Litani sarà limitata esclusivamente alle Forze armate libanesi e all'UNIFIL. Tuttavia, i rapporti in arrivo da Israele indicano che la scadenza potrebbe essere prorogata, apparentemente a causa della lentezza dell’esercito libanese nel dispiegarsi completamente nella zona.Il cessate il fuoco mediato da Stati Uniti e Francia a fine novembre è stato raggiunto due mesi dopo che Israele aveva significativamente intensificato le operazioni militari in Libano. L'obiettivo principale di questa offensiva era fermare il persistente lancio di razzi da parte di Hezbollah, un'escalation che aveva costretto circa 60.000 residenti nel nord di Israele. L'intensa campagna militare di Israele in Libano ha inflitto gravi perdite ai vertici di Hezbollah, causando una drastica riduzione delle capacità del gruppo terroristico sciita diretta emanazione dell’Iran.
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